Serie A, modifiche in vista al protocollo VAR: cosa cambia
La Serie A è pronta a sperimentare una nuova procedura in tema di VAR. La FIGC sta prendendo in considerazione l’idea di provare ad introdurre delle modifiche per provare a mitigare le tante polemiche che scaturiscono quasi ogni partita. E la novità più importante sarebbe quella del VAR a chiamata.
Serie A, proposta per il VAR a chiamata
L’introduzione del VAR ha ridotto le polemiche per episodi arbitrali dubbi, ma certamente non le ha cancellate. Alcuni errori, proprio perché il mezzo tecnologico è presente e utilizzabile, sono inspiegabili. Uno dei motivi per i quali delle azioni fallose non vengono nemmeno riviste dall’arbitro centrale sta nell’attuazione del protocollo. Materia tra l’altro fumosa e spesso la procedura viene contraddetta in casi simili tra diverse partite. Ecco perché la Lega Serie A sta pensando di introdurre delle modifiche in modo da rendere sempre più lineare ed efficace l’intervento della tecnologia. In accordo con la FIGC.
Oltre al fuorigioco automatico, che è già stato ufficialmente confermato, al vaglio c’è l’idea di sperimentare il VAR a chiamata. Il famoso “challenge”, che già esiste in diversi sport come il tennis o la pallavolo. Come racconta il Corriere della Sera infatti, già nella commissione riforme avuta luogo ieri il presidente della Lega Lorenzo Casini ha accennato all’ipotesi e nella giornata di giovedì, durante l’assemblea con i club del massimo campionato, verrà illustrata proprio ai rappresentanti delle società. In modo poi da avere la possibilità di formalizzare la richiesta nel prossimo consiglio federale. E si muove anche la FIGC.
Disponibilità alla sperimentazione alla FIFA e all’IFAB
La stessa FIGC ha fatto sapere che “è stata data disponibilità alla FIFA a sperimentare l’uso del challenge, in maniera informale”. A questo punto dovrebbe intervenire l’IFAB, che si occupa delle modifiche ai regolamenti. Come aggiunge Sportmediaset, i tempi in questo caso non saranno brevi. Ma è un passo in avanti ed un’apertura importante ad una modalità di intervento che certamente funziona, visti gli esempi negli altri sport. Intanto, il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina ha dichiarato: “Ho condiviso con Rizzoli l’esigenza, già comunicata agli arbitri, di intensificare il ricorso all’On Field Review nei casi controversi”. Dunque, dalla ripresa del campionato, sarà possibile vedere gli arbitri richiamati al monitor anche in casi in cui il direttore di gara “abbia visto e giudicato”.