È la sera del 7 luglio. Milan e Juventus si affrontano di nuovo, a distanza di venti giorni dallo scontro in semifinale di Coppa Italia che, di fatto, inaugurò il ritorno del calcio italiano, dopo il lockdown di marzo-aprile. Le gare di andata e ritorno, malauguratamente, si divisero su un arco temporale di quattro mesi, a causa della pandemia da Covid-19 che ha sconvolto il mondo. Nonostante ciò, i mesi non affievolirono le polemiche. All’andata finì 1-1, con un rigore contestato nei minuti finali, assegnato per fallo di mano di Calabria, poi trasformato da Cristiano Ronaldo. Al ritorno, in un Allianz Stadium deserto, grazie allo 0-0 finale, la Juventus eliminò il Milan rimasto in 10 dopo un quarto d’ora, per un’entrata killer di Rebic su Danilo. Alla 31a giornata di Serie A, Milan e Juventus sono di nuovo una di fronte all’altra.
I bianconeri, guidati da Maurizio Sarri, vogliono ultimare le pratiche che porteranno al nono scudetto consecutivo. Il Milan di Stefano Pioli, dal suo canto, è a caccia della qualificazione in Europa League che, quantomeno, può dare una magra consolazione ad una stagione più che travagliata. Giampaolo è stato esonerato dopo sette giornate. Il Chief Football Officer Zvonimir Boban a febbraio ha lasciato il club, a causa di forti contrasti con l’Amministratore Delegato Ivan Gazidis. La Juventus ha perso la finale di Coppa Italia contro il Napoli ma, in campionato, è ripartita col botto. Quattro vittorie consecutive, 13 gol segnati e appena 2 subiti. Anche i rossoneri sembrano in forma, reduci dal bel successo per 3-0 all’Olimpico contro la Lazio. Prima dei biancocelesti, il Milan aveva sconfitto Lecce e Roma, prima di incappare in un 2-2 in rimonta con la SPAL. I pronostici sono unanimi: la Juventus vincerà. I bianconeri hanno 7 punti di vantaggio sulla Lazio seconda, che ha perso nel pomeriggio contro il Lecce. Inter e Atalanta, terza e quarta in classifica, hanno rispettivamente 11 e 12 lunghezze di distacco. L’occasione è ghiotta, contro il Milan si può già cucire una buona fetta di scudetto.
Milan-Juventus è soprattutto Ibrahimovic contro Cristiano Ronaldo. Pioli si affida ad un 4-4-2 con G. Donnarumma; Conti, Kjaer, Romagnoli, Theo Hernandez; Saelemaekers, Bennacer, Kessié, Paquetà; Rebic e Ibrahimovic. Sarri conferma il suo 4-3-3 dando una chance a Bernardeschi, al posto dell’infortunato Dybala, e Rabiot, uno dei più deludenti in stagione. Davanti Ronaldo agisce da esterno a supporto di Higuain. De Ligt è infortunato, Chiellini non è al meglio: gioca da titolare Daniele Rugani. La formazione della Juventus, pertanto, è Szczesny; Cuadrado, Rugani, Bonucci, Danilo; Bentancur, Pjanic, Rabiot; Bernardeschi, Ronaldo e Higuain.
Il primo tempo non offre particolari spunti. Il ritmo di un match ogni tre giorni, si fa sentire. le due squadre si studiano, si analizzano ma, nessuna affonda il colpo. La Juventus è certamente padrona del campo, il Milan aspetta e prova a colpire in contropiede. Ronaldo e Higuain tentano qualche sortita ma, certamente, non ne viene fuori nulla di esaltante. Lo stesso fa il Milan che si affida ai suoi top scorer Rebic e Ibrahimovic. Bennacer e Paquetà si fanno ammonire, a 10 minuti dalla fine della prima frazione, Ibrahimovic segna ma, la posizione di partenza, è viziata da un evidente fuorigioco. Scivola così il primo tempo, tra qualche sbadiglio ed emozioni tutt’altro che “elettriche”.
Il tecnico rossonero Stefano Pioli toglie Paquetà, ancora deludente. Al suo posto entra Çalhanoglu, per dare più dinamismo alla trequarti. Il dinamismo però, viene fuori dalla Juventus. Al secondo minuto di gioco del secondo tempo, Adrien Rabiot sale in cattedra e, probabilmente, realizza la giocata più bella della sua stagione. Il francese si invola sulla fascia destra, supera con un tunnel Theo Hernandez e spinge verso l’area di rigore. A pochi passi dalla lunetta, libera un preciso sinistro che si infila sotto al sette. La Juventus passa in vantaggio con una perla dell’ex Psg.
Il Milan subisce il colpo e, se la Juve era padrona del campo, ora è padrona della partita. I bianconeri, iniziano a giocare al piccolo trotto con gli uomini di Pioli. Passano sei minuti e lo scoramento del Milan si fa evidente. Cuadrado pennella un preciso pallone verso l’area di rigore rossonera, i centrali Kjaer e Romagnoli sembrano in vantaggio ma, nel momento di colpire di testa si scontrano, spalancando la strada a Cristiano Ronaldo. Il portoghese non se lo fa dire due volte e, solo davanti a Donnarumma, insacca il 2-0 in scioltezza. Il Milan è totalmente alle corde.
La Juventus ha messo sui binari giusti il match e, adesso, deve solo giocare con il cronometro. Pioli tenta un altro cambio, inserendo Rafael Leao al posto di uno spento Alexis Saelemaekers. I bianconeri continuano ad amministrare ma, all’ora di gioco, il match si trasforma, in un modo che nessuno può neppure immaginare.
Su una situazione di calcio d’angolo a favore del Milan, Rebic prova a colpire di testa ma il pallone esce. L’arbitro ravvisa un fallo di mano del croato che, nel mentre, viene pure ammonito per le eccessive proteste. Il direttore di gara Marco Guida, però, si allontana dalla mischia e parla all’auricolare, con gli arbitri in sala VAR. Molti si chiedono di cosa stiano parlando, dato che nulla di particolare è accaduto durante il calcio d’angolo. Ma attenzione. L’arbitro ha bisogno di un check, e le immagini tv svelano un dettaglio passato inosservato. Il pallone non è stato deviato da Rebic, bensì da Bonucci e con il braccio. Il regolamento, della stagione 2019/20, non ha pietà su queste situazioni. Guida si prende ancora qualche istante, poi decreta: calcio di rigore per il Milan. Dal dischetto va Zlatan Ibrahimovic che spiazza Szczesny e fa 1-2. Il Milan riapre una partita che sembrava chiusa.
Prima del rigore, Cristiano Ronaldo si rivolge a Szczesny urlando: “Paralo! Lo conosci!”. Ma Ibrahimovic segna e, dopo il gol, si volta verso il portoghese con un sorriso sornione. La partita cambia radicalmente, i rossoneri sembrano rinati. La Juventus sembra stordita e il Milan vuole approfittarne. Passano quattro minuti e, clamorosamente, il Milan riprende la Juve segnando il 2-2! Çalhanoglu scambia sullo stretto con Ibrahimovic, lo svedese imbuca per Kessié, Bonucci legge malissimo la situazione, dando le spalle all’ivoriano che trafigge Szczesny. Emozioni finite? Neppure per sogno. Neanche il tempo di esultare per il pareggio che, Leao sguscia sulla sinistra, affronta Rugani e lo ipnotizza con delle finte, prima di calciare sul primo palo dove un distratto Szczesny non interviene con attenzione. È 3-2 per il Milan. In 5 minuti, i rossoneri hanno ribaltato la Juventus.
La Juventus prova a reagire, dopo le tre sberle in 5 minuti. I bianconeri assediano l’area del Milan. Donnarumma si supera su un colpo di testa di Rugani, Kjaer si “incolla” su Cristiano Ronaldo. Sarri prova a suonare la sveglia, inserendo in 8 minuti Matuidi, Douglas Costa, Ramsey e Alex Sandro. Il Milan regge e, a 10 minuti dalla fine, manda totalmente k.o. i bianconeri. Il neo entrato Alex Sandro, nel tentativo di effettuare un profondo cambio campo, sbaglia completamente misura, regalando il pallone ad un altro neo entrato: Giacomo Bonaventura. L’ex Atalanta serve centralmente per Rebic che, senza pensarci, gira di prima con un violento sinistro insaccando per la quarta volta Szczesny. 4-2 per il Milan.
Cala il sipario, il piccolo Milan demolisce la grande Juventus. Una notte da sogno per i rossoneri, purtroppo per loro, non utile alla conquista di un trofeo ma, dopo una stagione di problemi e scissioni, una notte come questa assume contorni di magia calcistica. Il nono scudetto bianconero è solo rimandato. Il Milan, dopo aver sconfitto Roma e Lazio, sconfigge anche la Juventus e si regala una notte da sogno.