La prima di Serie A post mercato di riparazione sorride a Juve, Napoli e Milan. Per i bianconeri va in scena il più classico dei copioni da storia a lieto fine: i nuovi arrivati, Vlahovic e Zakaria, si iscrivono puntuali al tabellino di gara e regalano 3 punti ad Allegri.
Insomma, Vlahovic e Zakaria, manco fossero stati acquistati su Amazon con spedizione Prime, arrivano in orario e si presentano nel migliore dei modi. Grazie alle loro reti i bianconeri battono un Verona stranamente domo e scavalcano l’Atalanta. Momentaneamente, però, perché la Dea ha una gara da recuperare, in casa contro il Torino. Sfida thriller, dunque, fra sette giorni al Gewiss Stadium di Bergamo, dove i padroni di casa affronteranno i ragazzi di Allegri rinfrancati, nella mente e nelle gambe, dal mercato di riparazione. Ma andiamo con ordine.
Nella prima gara della quinti di ritorno, la Roma non va oltre uno scialbo pareggio a reti inviolate contro il Genoa. Giallorossi che recriminano per un gol annullato nei minuti di recupero a Zaniolo, poi espulso. Non era così difficile prevedere una reazione del genere da parte del talentuoso Nicolò, scaricato da Thiago Pinto e caricato a pallettoni da Mourinho. Il tecnico portoghese, infatti, in conferenza stampa dimostra ancora una volta di essere bravo nel rendere tossico e nervoso l’ambiente, prendendosela con tutti, dal palazzo agli arbitri, tranne che con sé stesso. Ci prendiamo ancora qualche partita prima di definirlo patetico, ma per ora resta bollito.
Il derby della Madonnina lo vince il Milan, grazie alla doppietta di Olivier Giroud. Forse, però, si può parlare più di sconfitta dell’Inter. La compagine di Inzaghi si porta in vantaggio al minuto 38 e domina per 70′, salvo poi concedersi un blackout di 5′ in cui regala letteralmente la gara ai cugini rossoneri. Non può essere una coincidenza che il crollo sia arrivato dopo circa tre giri di lancette da quando l’ex tecnico della Lazio ha tirato fuori Lautaro, Perisic e Calhanoglu. Se fino a prima della sosta Simone si era dimostrato tra i migliori allenatori di questa Serie A, va anche detto che si porterà la stracittadina sulla coscienza.
A chiudere gli anticipi del sabato ci ha pensato Fiorentina-Lazio, la prima dei padroni di casa senza Vlahovic. Che sia stato stress post traumatico per la perdita del bomber, o freddezza da ripartenza, i ragazzi di Italiano hanno subito un clamoroso 0-3. Sorride Sarri, al quale sarà passato un po’ di reflusso per il deludente mercato di riparazione offertogli da Lotito.
Partita difficile per i ragazzi di Spalletti a Venezia. Gara, seppur dominata dal punto di vista del gioco, bloccata fino a quando Osimhen non è salito in cattedra, ed in cielo, per impattare un pregevole cross di Politano e depositare la palla in rete. Intorno al minuto 100 – ai tempi della Var succede anche questo – Petagna, subentrato proprio al nigeriano, fissa il punteggio finale sullo 0-2. Onore ai supporters partenopei arrivati in massa al Pier Luigi Penzo. Luciano si beffa delle sconfitte di Inter ed Atalanta e porta i suoi a -1 dalla vetta, occupata proprio dai nerazzurri di Milano. Anche in questo caso ci sarà subito la resa dei conti: sabato prossimo allo Stadio Maradona andrà in scena Napoli-Inter, con i padroni di casa che sognano il primato, ma con il Milan pronto ad approfittare di eventuali punti persi. Una classifica tutto sommato sorridente per il club di Adl, che tiene a debita distanza – 7 punti – la Juventus. Grazie all’ex Walter Mazzarri, poi, le lunghezze di vantaggio sull’Atalanta sono addirittura 9.
Sì, perché il Cagliari ha sbancato Bergamo con la doppietta di Gaston Pereiro, lasciando a Gasperini una settimana di riflessioni. I rossoblù sembrano aver ingranato la marcia giusta dopo la sosta natalizia: con tre vittorie, una sconfitta ed un pareggio sono 10 i punti conquistati nel nuovo anno, esattamente gli stessi racimolati nelle precedenti 19. Walter, dunque, riprende a respirare e regala alla Sardegna la speranza della salvezza.
Se la Juve, a giusta ragione, può sorridere, lo stesso non si può dire del Torino. Ad Udine gli uomini di Juric gettano via la partita nei minuti di recupero, subendo rete al 93′ ed al 97′. Un clamoroso calo di concentrazione che costa caro ai granata. Nella rabbia, però, c’è da guardare il bicchiere mezzo pieno: la roboante debacle del Sassuolo a Genova, contro i blucerchiati, garantisce al club di Cairo di mantenere il decimo posto in classifica, grazie anche al pareggio a reti bianche in Bologna-Empoli.