È solo la 12^ giornata di Serie A, e già diverse squadre devono fare i conti con la lotta salvezza. Molte formazioni non si stanno dimostrando all’altezza della competizione, e su di loro aleggia lo spettro della retrocessione. Se il campionato dovesse finire in questo momento, Cagliari, Salernitana e Sampdoria finirebbero in Serie B. Nel trio ci sono due squadre storiche della Serie A, che farebbe strano vedere retrocesse.
Inizia a farsi bollente la situazione in bassa classifica. Solo 12 giornate passate, ma ancora tante incertezze, ma soprattutto tante squadre in grande difficoltà. A partire dal Cagliari, che annaspa in ultima posizione con soli 6 punti conquistati finora. I rossoblù non hanno ricevuto il cambio di rotta sperato con l’arrivo di Mazzarri in panchina. Lo score recita: 1 vittoria, 3 pareggi e 8 sconfitte. I Casteddu hanno la peggior difesa della Serie A (assieme a Salernitana e Spezia) con 26 gol subiti; mentre in attacco sono solo 13 le reti segnate. Incubo trasferte per il Cagliari, nella quale è arrivato un solo punto, senza mai fare una vittoria.
Un’altra squadra a serio rischio è la Salernitana, che non si è ancora abituata ai ritmi della Serie A. I campani hanno una rosa non all’altezza. Troppi giocatori dalla Serie B, forse non ancora pronti per il salto di qualità. Il solo Ribery, a 38 anni, non può fare miracoli. I granata sono penultimi con 7 punti a bottino. Assieme a Cagliari e Spezia, la squadra campana detiene la peggior difesa della Serie A (26 gol incassati), ed anche il peggior attacco (10 gol fatti, neanche uno di media a partita). Tra le possibili retrocesse, la Salernitana è una delle più papabili, sia per il livello della rosa, che per le prestazioni in campo.
Al terzultimo posto, a sorpresa, c’è la Sampdoria con 9 punti. Gli uomini di D’Aversa sono la più grande delusione della Serie A fino ad ora. La rosa c’è, è competitiva, ed una squadra di questo livello non può permettersi neanche lontanamente di trovarsi lì. La formazione gira a ritmi bassissimi, il gioco non è convincente, e la classifica è una logica (e giusta) conseguenza. Anche i blucerchiati subiscono tanto, 25 gol presi ad ora, solo uno in meno di Salernitana, Cagliari e Spezia. D’Aversa è il principale indiziato di questa débâcle, e la sua panchina trama sempre di più.
Poco sopra, con gli stessi punti della Samp, c’è l’altra genovese: il Genoa. I rossoblù, freschi di esonero di Ballardini, non hanno mai spiccato il volo. Tante le prestazioni sottotono, nonostante le sconfitte non siano troppe (5). Sono tanti i pareggi, ben sei per il Genoa; è la squadra che ne ha ottenuti di più finora in Serie A. La lotta salvezza vede coinvolto anche il Grifone, che con Shevchenko cercherà di rialzare la testa. Tanti, troppi i gol subiti: 2 tondi di media a partita. La rosa è come quella dei cugini doriani, competitiva. Manca solo trovare la quadra in campo, che non è poco.
Le altre due squadre a rischio retrocessione sono Spezia e Venezia, entrambe uscite vittoriose dall’ultimo incontro rispettivamente contro Torino e Roma. Il balzo in classifica è arrivato anche grazie a questi due successi, ma è prestissimo per cantare vittoria. Nel calderone della retrocessione ci sono anche queste due squadre, che hanno due stili di gioco completamente differenti. Lo Spezia è arrembante, ma subisce gol su gol (26, peggior difesa della Serie A). Il Venezia è più conservativo, ma in attacco fa una grandissima fatica a finalizzare; solo 11 i gol fatti. Entrambe le rose annaspano e vanno in difficoltà contro squadre big. Bisognerà vedere chi avrà più resistenza da qui alla fine.
Udinese, Sassuolo e Torino, sono al momento fuori dallo spettro retrocessione; rispettivamente 14°, 13° e 12°. I friulani hanno 12 punti, e dovranno mantenere questo ritmo per non cadere nella trappola, mentre i neroverdi ed i granata ne hanno 14. Le rose di queste ultime due squadre sono di qualità, con giocatori di livello. Non possono permettersi passi falsi.