Serie A, lo Spezia inizia a prendere forma: finalmente ecco delle gerarchie
La partita con la Juventus non può che essere una soddisfazione per la prova offerta, soprattutto per i primi 60 minuti in cui l’equilibrio, a tratti, ha regnato all’Allianz Stadium.
Spezia: finalmente delle gerarchie
Un equilibrio presente più nel concetto del gioco che nei numeri, quelli decisamente a favore di una Juventus che ha provato a vincere fin dall’inizio. L’organizzazione dello Spezia ha però dato spettacolo in alcuni momenti, per la facilità dell’uscita dal pressing e per determinati movimenti messi in atto anche contro una delle squadre più forti del nostro campionato.
Un gioco che ancora una volta ha trovato sbocco nella collettività e non nelle individualità, che con il tempo però stanno diventando importanti. Dalla splendida gestione della rosa ampia di Italiano di inizio stagione a delle gerarchie che stanno finalmente iniziando a prendere forma, a 13 giornate dalla fine.
In porta, nonostante a breve tornerà anche Zoet, è facile attendersi che l’estremo difensore titolare da qui fino a fine stagione sarà Provedel, che fin qui ha fatto davvero molto bene. In difesa, non appena tornerà Ferrer, il ballottaggio sarà ferrato con Vignali, con lo spagnolo però leggermente in vantaggio. Centralmente Terzi ed Erlic sembrano essere leggermente in vantaggio su Chabot e Ismajli, soprattutto per numero di partite giocate fin qui. A sinistra il titolare è Bastoni, con Marchizza primo sostituto.
In mediana Ricci è sempre inamovibile e con lui sta trovando più continuità Giulio Maggiore, dopo un primo periodo di ambientamento nella massima categoria. Il numero 25 delle aquile ha scavalcato Pobega nelle gerarchie e ha preso posto stabilmente, nelle ultime uscite, al fianco proprio di Ricci e di Estevez. L’argentino è il cavaliere oscuro dello Spezia, colui che agisce nell’ombra ma che risulta essere praticamente sempre presente. Italiano è innamorato di lui, della sua duttilità e della sua intelligenza. Occhio poi a Leo Sena, che pian piano sta trovando sempre più spazio e che potrebbe rivelarsi una grande sorpresa per il finale di stagione.
In attacco, con il ritorno di Nzola, ci sono pochi dubbi. L’ex Trapani è il centravanti titolare, sicuro del posto come Gyasi. Galabinov e Piccoli possono accontentarsi di rincorrere e diventare utili magari a partita in corso. Il bulgaro al massimo potrebbe trovare spazio con lo spostamento di Nzola sulla fascia, come accadeva anche in Serie B. Per l’ultimo posto nel tridente, complici anche i continui acciacchi di Saponara, si alterneranno quasi sicuramente Farias e Verde, con Agudelo che resta il grande jolly offensivo del parco attaccanti dello Spezia.