Il 2020 del portiere della Roma Pau López è andato in declino. Dalla titolarità in Serie A, ad errori non irresistibili. Fonseca l’ha portato a sostituirlo con la riserva Mirante, per usarlo in Europa League.
Dopo il trasferimento di Alisson Becker al Liverpool, la missione del club giallorosso era quella di portare in città un portiere all’altezza. Così, però non è stato. Dopo il flop Robin Olsen dal Copenaghen, è arrivato lo spagnolo Pau López per provare a risolvere la questione. È stato pagato per 23 milioni di euro, cifra che lo rende il portiere più costoso nella storia della Roma, superando il record di Ivan Pelizzoli. Un inizio promettente, poi il calo. E i tifosi, anche qui, hanno capito bene che si trattasse di un’altra delusione.
Nella stagione 2020/21, Pau López è diventato principalmente il portiere di coppa. Contro lo Young Boys, si è messo in mostra con un paio di parate decisive. C’è da dire, però, che le avversarie nel girone come questa non sono state molto quotate. Nella Capitale, è difficile restare nella storia del club giallorosso. Perché se si guarda chi ha fatto gioire per tanto tempo i tifosi, la strada è molto lunga per raggiungere quell’obiettivo. Per esempio, calciatori come Francesco Totti, Giuseppe Giannini o Paulo Roberto Falcão sono ormai considerati dei pilastri sacri.
Pau López, nel 2020, ha collezionato 30 presenze con la Roma: 20 in Serie A, 2 in Coppa Italia, e 8 in Europa League, accompagnate da 6 clean sheets. I gol subiti sono stati 40, mentre ha preso per 3 volte il cartellino giallo.
La Roma ha cercato di liberarsi del suo portiere, ma con la speranza di venderlo almeno al prezzo con cui è stato pagato. Valencia e Napoli hanno mostrato l’interesse per il 26enne di Girona. La Roma, a sua volta con gli occhi su Alex Meret, ha provato a costruire uno scambio con i partenopei. Il problema è le intenzioni del club di De Laurentiis erano altre: l’acquisto di Jordan Veretout, insostituibile nel centrocampo dei giallorossi.