Serie A, le partite top del 2022: Monza-Juventus 1-0
Se nella Bibbia ci fu Davide contro Golia, in Serie A quest’anno c’è stata Monza-Juventus. L’esordio nella massima serie è stato un incubo per i brianzoli fino a quel 18 settembre. Un giorno storico per la società di Berlusconi e di Galliani che conquistò la sua prima vittoria. Il momento particolare impreziosì un successo assolutamente impronosticabile. Da un lato, infatti, c’era un Monza che arrivava da un solo punto nelle prime sei giornate e dall’esonero di Stroppa. Il sostituto prescelto fu Raffaele Palladino che, come in tutte le trame più incredibili, non poteva essere che un ex juventino. Da allenatore della Primavera alla prima esperienza in A contro la Juventus. I bianconeri erano partiti con l’obiettivo Scudetto dopo un mercato spumeggiante, ma gli 0 punti in Champions e i due pareggi contro Fiorentina e Salernitana rendevano l’atmosfera della vigilia molto più tesa del previsto.
Monza-Juventus, come i sogni diventano realtà
Quel 18 settembre al Brianteo arrivava per la prima volta una delle storiche big della Serie A. Con un Monza in una situazione molto negativa, nonostante il mercato importante per una neopromossa, tutti si aspettavano il match della ripresa bianconera. Tuttavia, sotto il sole della Brianza, si stava preparando un pomeriggio indimenticabile. Allegri (squalificato) non poteva contare sugli squalificati Milik e Cuadrado oltre agli infortunati Chiesa, Pogba e Rabiot e all’indisponibile Locatelli. Un centrocampo rimaneggiato, ma di buon livello con Paredes in regia. In attacco Di Maria, Vlahovic e Kostic per creare paura al Monza. Da parte sua Palladino non stravolse l’impianto di Stroppa puntando su un 3-4-2-1 con Ciurria preferito esterno di destra e Pessina avanzato sulla trequarti insieme a Caprari e dietro a Mota.
Se il Monza sembrava rianimato e tutt’altro che impaurito, la Juventus non creava e non gestiva nemmeno il pallone. L’emblema del primo tempo e del crollo mentale e tecnico bianconero si può individuare al 40′ di quella partita. In un normalissimo controllo a centrocampo, Di Maria viene marcato stretto da Izzo, l’argentino reagisce con una sgomitata e viene espulso. La Juventus si fermò lì e il Monza iniziò a dominare il match. La scelta di mandare in campo Gytkjaer fu la svolta definitiva. Cross di Ciurria dalla destra, imbucata del danese tra i centrali bianconeri: 1-0 Monza al 74′. Tripudio al Brianteo, il Monza vince in Serie A, il Monza batte la Juventus. Fu il momento più basso dei bianconeri in campionato che un mese dopo iniziarono una serie di vittorie ancora in atto. Per il Monza fu la prima di tre vittorie consecutive e soprattutto la prova che in A la squadra poteva starci eccome.