La sessione di calciomercato di questo gennaio 2021 è terminata ieri sera con diversi rimpianti per quella che è stata una delle finestre di mercato più povera degli ultimi anni. Il Coronavirus ha messo il suo zampino anche su questa sfaccettatura del mondo del calcio, con i club che si sono adattati e hanno provato comunque a limare delle lacune presenti in rosa.
Anche per questo, viste le evidenti difficoltà economiche, non ci siamo sentiti di bocciare nessuno in maniera dura nelle nostre pagelle di fine sessione. C’è chi ha fatto però molto meglio di altri, ma andiamo per gradi e analizziamo la situazione squadra pe squadra.
Atalanta, 6.5: La necessità principale era quella relativa alla cessione del Papu Gomez che è prontamente avvenuta, ricavando anche qualcosa di soldi (non un dettaglio in questo periodo). Al suo posto ecco Kovalenko che sostituirà numericamente l’argentino. Inoltre ottima operazione anche sulle fasce dove è andato via un deludente Mojica ed è arrivato un promettente e preparato Maehle.
Benevento, 7: Innanzitutto la dirigenza è stata brava nello sfoltire riuscendo a liberarsi di calciatori come Del Pinto, Volta e Maggio su tutti. In attacco è arrivato un potenziale top come Gaich, giovane forte e pronto a spaccare il mondo. Sulla fascia ottimo colpo con DePaoli, esperto della Serie A e buon rincalzo per una squadra come il Benevento. Obiettivamente fare di meglio era molto difficile.
Bologna, 5.5: Sono arrivati Faragò, Soumaoro e Antov per completare il reparto difensivo, ma il problema principale era in attacco e non è stato risolto. Con un Barrow sottotono e un Palacio che segna pochissimo, un centravanti sarebbe servito come il pane. Per questo motivo il mercato del Bologna non si può considerare sufficiente.
Cagliari, 8: Meglio di così era impossibile fare. Quasi sicuramente arriverà anche Schone a rendere il centrocampo ancor più qualitativo, ma con Duncan e Nainggolan è stato fatto il grosso. Inoltre sono arrivati due ottimi innesti come Deiola e Calabresi che saranno utili in rosa e infine splendido colpo in difesa con il ritorno di Daniele Rugani. Il difensore ha grandi qualità, conosce la Serie A e potrà formare una gran coppia difensiva con Godin.
Crotone, 6.5: Con le risorse a disposizione la dirigenza calabrese ha fatto praticamente il massimo. E’ arrivato un attaccante di esperienza come Di Carmine ed un possibile crack come Ounas che, se gestito bene, può realmente far divertire Stroppa e il suo staff. Forse l’unica cosa che si poteva fare in più era prendere un centrocampista per aumentare leggermente la qualità in mediana, ma probabilmente la società spera in un rilancio prepotente di Benali.
Fiorentina, 5: Sono arrivati calciatori importanti per il numero e non per le prestazioni offerte fin qui. E’ stato ceduto Lirola e al suo posto è arrivato Malcuit che da un anno e mezzo gioca con pochissima continuità. In attacco, al posto di Cutrone, ecco Kokorin: potenziale fenomeno ma non proprio con la testa sulle spalle. Forse si poteva fare anche qualcosina per la linea a tre di difesa ma non ci sono stati i presupposti, comunque la Fiorentina è la peggiore di questo mercato di gennaio.
Genoa, 6.5: Bisognava sfoltire la rosa e in parte ciò è stato fatto con le cessioni di Lerager, Parigini, Asoro, Schone e Sturaro tra i più importanti. In entrata non ci sono state le solite rivoluzioni ma due acquisti mirati e di livello come Onguenè e Strootman. Era giusto intervenire in questo modo per permettere a Ballardini di lavorare come sta facendo, senza stravolgere nulla.
Hellas Verona, 6.5: Lasagna e Sturaro hanno migliorato una macchina quasi perfetta. E’ arrivato il centravanti che mancava, veloce e spigliato, ed è arrivato un mediano espero capace di integrarsi perfettamente con le idee aggressive di Ivan Juric. In uscita spicca soltanto la cessione di Di Carmine, ormai superfluo per le idee del tecnico degli scaligeri. Anche in questo caso dunque pochi acquisti ma buoni.
Inter, 5.5: La delusione c’è soprattutto per il mancato arrivo di un vice Lukaku. E’ difficile migliorare una squadra già abbastanza forte, ma un centravanti di peso capace di dare il cambio al belga e di sostituirlo magari a partita in corso poteva essere necessario. Alla fine è rimasto Pinamonti che però in questi 6 mesi ha dimostrato a tratti di non essere assolutamente adeguato.
Juventus, 5.5: Qui si potrebbe copincollare il discorso fatto per l’Inter. Con l’exploit di McKennie a centrocampo e con il ritorno di Alex Sandro e Demiral l’unica cosa da fare era prendere un centravanti che potesse dare il cambio ad Alvaro Morata. Ciò non è accaduto e per una società come la Juventus, con la Champions alle porte, non è assolutamente plausibile una mancanza del genere.
Lazio, 6: Dopo l’infortunio di Luiz Felipe serviva un difensore centrale ed è arrivato Mateo Musacchio. Nessun nome da capogiro ma semplicemente un profilo esperto e utile alla causa. Inoltre da registrare un paio di cessioni come quelle di Vavro e Proto, sicuramente di troppo nella rosa di Simone Inzaghi. Dunque un mercato senza infamia e senza lode.
Milan, 8: La regina del mercato indiscussa. Per arrivare al 10 serviva forse un vice Theo Hernandez, ma Pioli si affida ciecamente a Dalot e conta anche su Kalulu, capace di giocare come terzino destro. A centrocampo è arrivato un rinforzo utile come Meitè così come in difesa si attendeva un centrale come Tomori, pronto a dare il cambio a Kjaer. La ciliegina sulla torta è poi Mario Mandzukic, vice Ibrahimovic e all’occorrenza anche partner dello svedese. Mercato impeccabile per una squadra che punta in alto.
Napoli, 6: Per il Napoli era fondamentale cedere e questo è avvenuto. In difesa ci si attendeva forse un colpo per la fascia sinistra, ma senza la cessione di Ghoulam era difficile aspettarsi qualcosa. Ceduti Milik e Llorente, la squadra è praticamente completa e pronta per lottare per arrivare in Champions League, obiettivo ormai dichiarato da inizio stagione.
Parma, 7: Anche in questo caso era difficile fare di meglio. Una squadra in difficoltà come il Parma ha provato a dare una scossa rivoluzionando e andando a prendere ottimi calciatori come Conti e Bani, ma puntando anche sull’estro di Zirkzee e Man. Infine da non sottovalutare anche l’acquisto, ormai quasi ufficiale, di Graziano Pellè, bomber di scorta e pronto per dare una mano a D’Aversa fin da subito.
Roma, 7: La Roma non ha ceduto nessuno e non era scontato. Sembra ormai vicina la pace con Dzeko e intano è arrivato anche El Shaarawy, rinforzo importantissimo per i giallorossi. Inoltre superata poi la concorrenza della Juventus per il giovane gioiello texano Reynolds, bramato da diverse big in giro per l’Europa e approdato alla fine in giallorosso.
Sampdoria, 6: La lacuna principale era in attacco dove mancava un centravanti di peso che è arrivato. Torregrossa è l’unico acquisto e con lui forse doveva arrivare magari un difensore centrale per completare il pacchetto con Tonelli, Colley e Yoshida senza sottovalutare anche l’innesto magari di un terzino sinistro più affidabile di Vasco Regini.
Sassuolo, 5.5: Dal Sassuolo ci si poteva aspettare qualcosa in più in attacco, prendendo magari un vice Caputo più esperto di Raspadori o andando magari ad acquistare qualcosa per la trequarti dove Boga sta deludendo. L’unico acquisto è il giovanissimo Yeferson Paz, che molto probabilmente giocherà con la Primavera.
Spezia, 6.5: La cosa principale da fare era sfoltire la rosa cedendo molteplici profili non più utili alla causa. Sono andati via Deiola, Bartolomei, Mastinu e Mora. Tutto questo condito dall’arrivo di Saponara, giocatore duttile, intelligente e soprattutto esperto. Poteva arrivare magari un terzino destro per aiutare Vignali e Ferrer ma è rimasto Sala alla fine, nonostante sia ai margini del progetto e fuori dalle convocazioni di Italiano da diversi mesi.
Torino, 6.5: Nei granata era fondamentale sostituire Meitè e ciò è accaduto con Rolando Mandragora, acquisto di qualità. L’ex Udinese ha tanta voglia di giocare e di sorprendere e per questo motivo è da considerare un ottimo profilo. In attacco serviva un’alternativa valida a Zaza e Belotti ed è arrivato Toni Sanabria, profilo esperto e attendibile con cui Nicola ha già lavorato. Dunque prova superata per il Torino che adesso deve soltanto ritrovare smalto e brillantezza.
Udinese, 6: E’ stato ceduto Lasagna, forse uno dei migliori della squadra e al suo posto è arrivato Fernando Llorente, affidabile ma sicuramente non al massimo della forma. Poteva arrivare Cutrone ma alla fine è sfumato. A centrocampo è andato via Mandragora ma non è stato sostituito. Infine però menzione speciale per Braaf, gioiellino del Manchester City e possibile crack per i friulani.