Serie A, l’analisi: il Napoli resta il favorito. Il Milan è la contender

Serie A, l’analisi: il Napoli resta il favorito. Il Milan è la contender

(Photo by CIRO FUSCO, Onefootball.com)

Finalmente da domani si ritorna in campo, con la Serie A che riapre i battenti. Un’annata che si preannuncia particolare perché l’estate del calciomercato ha tolto parecchio talento al massimo campionato italiano, con tanti giocatori di prima fascia che hanno scelto altri lidi.

Serie A
(Photo by CIRO FUSCO, Onefootball.com)

Serie A, tutte a caccia del Napoli: ma la squadra di Rudi Garcia appare nettamente favorita. Il nuovo Milan di Pioli unico avversario credibile. Inter ridimensionata e dubbi Juve. Più Lazio che Roma, sorpresa Atalanta?

In ogni caso perdite a parte, la Serie A mantiene il suo fascino soprattutto in un’edizione che presenta ai nastri di partenza il Napoli Campione d’Italia per la prima volta dopo 33 anni e ben con squadre Vice Campioni d’Europa come Inter e Roma che nella scorsa stagione hanno sfiorato la vittoria di Champions League e Europa League. Oltre che ovviamente il rinnovatissimo Milan, una Juventus in cerca di riscatto, una Lazio vogliosa di conferme e un’Atalanta che mai come quest’anno può considerarsi mina vagante.

Di seguito cerchiamo di analizzare le principali squadre del campionato, in una sorta di pronostico per la Serie A che verrà e chi può essere l’avversario dei partenopei nella sfida al titolo.

NAPOLI 

Il più grosso cambiamento effettuato dal Napoli è stato ovviamente il cambio di panchina. Luciano Spalletti ha lasciato e al suo posto è arrivato Rudi Garcia, tornato in Italia dopo l’esperienza alla Roma. I partenopei non hanno stravolto la squadra in estate e hanno voluto mantenere il gruppo dello Scudetto. L’addio di Kim-Min Jae è stato colmato dall’acquisto del brasiliano Nathan, e in queste ore si sta per chiudere per il talento Gabri Veiga.

Riconfermarsi non è mai facile, ma l’aver tenuto 10/11 del team che lo scorso anno ha demolito la Serie A è un vantaggio enorme per coesione del gruppo e autostima guadagnata. La rosa del Napoli è forte e completa e ha mantenuto i suoi gioielli (Kvaratskhelia e Osimhen su tutti). E Rudi Garcia sarà saggio nel non voler toccare troppo meccanismi e ideee di gioco che hanno funzionato alla perfezione. C’è da giocare, ma il Napoli è sicuramente la favorita numero uno per rivincere il titolo.

MILAN 

I rossoneri sono la squadra che più di tutti ha cambiato pelle in quest’estate, non solo nella rosa ma anche ai piani dirigenziali con l’addio del duo Maldini-Massara. La sorpendente ma remunerativa cessione di Sandro Tonali al Newcastle ha permesso al Milan di finanziarsi interaente il mercato in entrata e rifarsi due reparti come il centrocampo e l’attacco. Sono arrivati Loftus Cheek, Reijnders e Musah in mediana e l’attacco è stato stravolto dagli arrivi di Pulisic, Okafor, Chukwueze e Romero.

Ovviamente i rossoneri ripartiranno anche dalle certezze, soprattutto da un Leao che in questa stagione anche iconograficamente (ha scelto la numero 10) dovrà essere il centro di gravità permanente della squadra. Con così tanti giocatori cambiati, il Milan dovrà stabilizzarsi e trovare un nuovo equlibrio soprattutto in un reparto delicato come il centrocampo ma l’upgrade effettuato nel reparto offensivo è oggettivo, con Pioli che ha disposizione sia numericamente che in qualità alternative che mettono il Milan nella condizione di essere l’avversaria più credibile del Napoli allo Scudetto.

INTER 

Al netto delle dichiarazioni ai limiti del masochismo di tecnico e dirigenza che nella prima conferenza della nuova stagione hanno parlato di obbligo di Scudetto, l’Inter è la squadra che più è uscita ridimensionata da questo mercato. Le potenzialità nerazzurre nella nuova Serie A sono più che misteriose, con la squadra che ha perso giocatori importantissimi come Onana, Skriniar, Brozovic, Lukaku, Dzeko e Gosens e che per colpe esterne (vedasi proprietà), ha dovuto sostituirli in un mix tra improvvisazione e risparmio.

Sono arrivati Davide Frattesi, Marcus Thuram, Juan Cuadrado, Yann Sommer, Yann-Aurel Bisseck, Emil Audero, Carlos Augusto e Marko Arnautovic. Il downgrade soprattutto in attacco è notevole, ma anche gli altri reparti hanno perso elementi fondamentali senza migliorare. Credere che quest’Inter possa lottare per lo Scudetto risulta complicato, più realista che i nerazzurri debbano imporsi per il piazzamento in Champions League.

JUVENTUS 

L’annata che aspetta la Juventus dovrà essere quella del riscatto, dopo la più che tribolata scorsa stagione. I bianconeri hanno confermato Massimiliano Allegri in panchina e chiamato Giuntoli come nuovo DS. Ma ad oggi il mercato della Juve ha portato solo Timothy Weah come volto nuovo, non cambiando una rosa che al netto di penalizzazioni ha deluso parecchio nel campionato passato.

La mancanza di coppe potrebbe essere un vantaggio sulle avversarie, ma a parte qualche giocatore sopra livello (Bremer, Rabiot, Vlahovic e Chiesa) la squadra non offre garanzie sul lungo periodo tra titolari e panchinari ed è anche complicato immaginarsi un’evoluzione dal punto di vista del gioco da parte del tecnico. Allo stato attuale i bianconeri sembrano più mirati al piazzamento alla principale coppa europea.

LAZIO

La più grande sorpresa del campionato scorso si affaccia alla nuova Serie A, con un obiettivo ancora da costruire. I biancocelesti hanno dovuto dire addio in quest’estate a quello che è stato giocatore più forte della rosa nelle ultime stagioni, vale a dire Sergej Milinkovic-Savic, ceduto in Arabia Saudita.

Una perdita enorme per la Lazio, che dal mercato ha inserito nomi intriganti ma da valutare come Kamada, il talento classe 2001 Isaksen, Nicolò Rovella e l’attaccante Taty Castellanos oltre al ritorno di Luca Pellegrini in difesa. Una rosa che soprattutto in difesa e a centrocampo non sembra però adatta per profondità e qualità a gestire il doppio impegno Serie A + Champions, e che dovrà aggrapparsi all’ormai collaudato Sarrismo per ripetere l’incredibile stagione passata chiusa al secondo posto.

ROMA

Ci si aspettava probabilmente di più sul mercato dei giallorossi fino ad ora. I colpi a parametro zero del difensore Evan Ndicka e del centrocampista Houssem Aouar sembravano un buon viatico, ma poi la squadra capitolina si è incartocciata in sè stessa e chiudendo solo nei giorni scorsi il doppio colpo a centrocampo con Renato Sanches e Leandro Paredes.

La rosa a disposizione di Mourinho sembra appena sufficiente all’obiettivo minimo per lottare per il posto Champions League, ma le complicanze della scorsa stagione non sembrano risolte (rosa troppo corta e scarsa nelle alternative) e il probabile arrivo di Duvan Zapata come nuovo centravanti non ha colmato una lacuna su cui il club doveva intervenire prima e con più ambizione.

ATALANTA 

L’Atalanta è stata una delle squadre più attive sul mercato. La Dea è stata protagonista della cessione record di Rasmus Hojlund, ceduto al Manchester United per 75 milioni + 10 di bonus e con quell’incasso ha acquistato il classe 2001 El-Bilal Touré e riportato in Italia Gianluca Scamacca. L’arrivo di De Ketelaere in prestito dal Milan arricchisce la fase offensiva della squadra. Un’Atalanta da seguire in questa stagione, il club ha ceduto solo un big prendendone due al suo posto e ha mantenuto gli altri capisaldi come Scalvini in difesa e Koopmeiners in attacco.

L’impegno settimanale dell’Europa League sarà gravoso, ma l’Atalanta si è rinforzata (anche in difesa con gli arrivi a sinistra di Bakker e dell’esperto Kolasinac) e dopo il quinto posto dello scorso campionato può davvero infastidire le big per i primi quattro posti.