La lotta per l’Europa League si preannuncia quest’anno più agguerrita che mai. Anche se è doveroso premettere che dopo sole sette giornate nulla è definito e tutto continua ad essere altamente mutabile, vale la pena analizzare quelle squadre cosiddette sorpresa che potrebbero ambire alla qualificazione europea (nel quale rientra anche la neonata Conference League).
Bologna
Partiamo dalla squadra di Sinisa Mihajlovic. I felsinei, che hanno scacciato le voci sul possibile esonero del tecnico con la roboante vittoria per 3-0 contro la Lazio, hanno finora collezionato ben 11 punti, gli stessi della collaudata Atalanta di Gasperini. Il mercato di Saputo è stato importante. L’innesto di Arnautovic in una squadra che già aveva fondamenta molto solide e l’esponenziale crescita di Barrow permettono di sognare. Stringersi attorno a Mihajlovic e non metterlo in discussione al primo soffio di vento contrario, come peraltro stava per succedere, potrebbero agevolare di molto il colpaccio europeo.
Torino
I granata di Juric, fermi a quota 8 in classifica, hanno radicalmente cambiato faccia con l’avvento dell’ex Verona. Orfano di Belotti, il cui recupero risulterà fondamentale, il Toro è tornato a respirare il clima degli anni ruggenti di Ventura. Con principi di gioco differenti, Juric ha portato il suo credo e ha ridato dignità ad un popolo depresso da anni bui. Il mercato ha dato una mano. Pobega e Brekalo sono ottimi colpi, se Juric riuscirà ad avere Pjaca con costanza i granata lotteranno per uno dei due posti europei fino all’ultima giornata.
Sassuolo
La terza principale candidata tra le medio piccole a poter sognare l’assalto all’Europa League è il Sassuolo di Dionisi. I neroverdi stanno proseguendo nell’importante solco lasciato da De Zerbi e possono contare su un recuperato Boga. Importante individuare un centravanti che possa sostituire come numero di reti il partente Ciccio Caputo. In questo senso molte speranze sono riposte nei promettenti Scamacca e Raspadori ai quali il recupero a pieno regime proprio di Boga tornerà molto utile. I punti conquistati nelle prime sette giornate sono però solo sette: urge un drastico cambio di rotta.
Udinese e Sampdoria
Udinese e Sampdoria recitano il ruolo di outsider nel lotto delle medio piccole che puntano al sogno europeo. Otto punti per gli uomini di Gotti e sei per quelli di D’Aversa. Le due squadre sembrano attrezzatissime per una comoda salvezza ma appare abbastanza complicato ipotizzare un piazzamento superiore al decimo posto. Il miracolo europeo potrebbe concretizzarsi nel primo caso con la scoperta di un bomber da almeno 15 centri che al momento manca, nel secondo caso molto se non tutto passa dall’eterno Quagliarella. Solo una stagione da 20 e più goal, ad oggi difficilmente pronosticabile, potrebbe regalare una clamorosa vetrina europea al club di Ferrero.