Serie A, il punto dopo la prima giornata: top e flop
Si è appena conclusa la prima giornata di Serie A. Tra ritorni in panchina e squadre rivoluzionate da un mercato che ha solo preso dal campionato italiano e ha dato poco, ecco chi ha impressionato e chi ha ancora da migliorare.
Inter
Senza Lukaku, senza Hakimi e senza Conte i campioni d’Italia, orfani anche di Lautaro Martinez per squalifica si affidano ai nuovi arrivi. Inzaghi, complice un Genoa mai sceso in campo fa girare la squadra a meraviglia. Calhanoglu prima mette il pallone sulla testa di Skriniar per il vantaggio e poi in un un-due con Dzeko decide di entrare nel tabellino dei marcatori. Proprio il bosniaco è in palla e rimane in campo per tutta la partita trovando anche il goal nel finale. Il campionato è appena iniziato ma Inzaghi si è preso già la squadra e i suoi tifosi.
Tammy Abraham
La via della seta tra Chelsea e Serie A ci ha consegnato un giovane dal potenziale enorme. Tammy Abraham si prende la scena di questa prima giornata di campionato e con le sue accelerazioni fa impazzire la difesa viola. Non segna ma fa segnare e per 70 min di gioco illumina il calcio orchestrato da José Mourinho.
Paulo Dybala
Il fantasista argentino, nella giornata in cui Ronaldo siede in panchina, dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, che il 10 alla Juventus lo indossa comunque lui. Goal, lancio per Cuadrado che poi va in goal e una marea di palloni presi a centrocampo e giocati con intelligenza. Peccato per il pareggio ma la colpa non è sua.
Sarri e Spalletti
I due toscani tornano ad allenare e partono entrambi con il piede giusto. Certo erano due neopromosse ma sia Napoli che Lazio hanno convinto. I due allenatori non partivano con le premesse giuste dopo un mercato “povero” per Sarri e un mercato inesistente per Spalletti. Si affidano ai propri punti fermi: Savic da un lato e Insigne dall’altro per partire con il piede giusto. La lotta Champions sarà complicata ma loro sono pronti.
Allegri e la Juve: Szczesny e il cortomuso mancato
Un primo tempo impeccabile chiuso in vantaggio per 2-0. Poi nella ripresa Sczcesny perde la trebisonda per due volte: prima atterra Arslan e manda al dischetto Pereyra che non sbaglia e poi pensa di poter scartare nella sua area di rigore le punte friulane regalando la palla a Deulofeu per un facile 2-2. Allegri ha ancora molto su cui lavorare nonostante un gioco che per buona parte della partita ha fatto vedere cose interessanti. Una partita sbagliata, capita a chiunque ma quelli lasciati ad Udine sono già due punti persi.
Osimhen
Nervoso e ancora non nella miglior condizione, ma lasciare la propria squadra in 10, a metà del primo tempo è da sciocchi. Manata ad Heymans e rosso sventolato senza neanche consultare la VAR dall’arbitro Aureliano. Adesso si attende la decisione del giudice sportivo ma il Napoli teme di non poterlo aver a disposizione con la Juventus da affrontare nella terza giornata di campionato.