Serie A, il gruppo delle 7 sorelle è esploso: ora le gerarchie sono delineate
Doveva essere il campionato delle 7 sorelle, tutte in fila a battagliare per lo scudetto. Dopo 11 giornate, però, il gruppone è esploso, come accade durante una gara ciclistica, quando la vetta della montagna da scalare si avvicina e chi ha la gamba migliore stacca chi è in difficoltà.
Ad avere la gamba migliore, in questa prima fase di campionato, sono Napoli e Milan. Per quel che riguarda i rossoneri, ci si poteva aspettare un buon inizio di campionato, forse non con questi ritmi. La conferma di Pioli è un valore aggiunto e i meccanismi sono già rodati. A questo si unisce un gruppo ben amalgamato, che ha saputo far fronte alle difficoltà e alle ristrettezze della rosa causa indisponibilità. Più sorprendente l’exploit del Napoli. Non per il valore assoluto della rosa, ma perché la squadra partenopea ha saputo, da subito, far fronte comune con Luciano Spalletti: ne è uscita una miscela esplosiva. Ad oggi, sono queste due le compagini che stanno provando ad allungare sul gruppone.
Appena dietro, in scia, i campioni d’Italia in carica dell’Inter. Qualche passo falso, qualche piccola scossa d’assestamento dopo il terremoto estivo, ma la squadra di Inzaghi è lì, a 7 punti di distanza dal duo di testa ma con 3 quarti del campionato ancora da giocare. Una risposta, a chi ha parlato di ridimensionamento: Marotta ha fatto miracoli per mettere nelle mani del nuovo tecnico una rosa ancora competitiva, e perfettamente in grado di battagliare fino alla fine per la riconferma del titolo.
Un passo indietro: Roma, Atalanta e Lazio. Squadre che sono ancora alla ricerca della propria identità, o più semplicemente di continuità, come nel caso della Dea. Pare difficile, a questo punto, che possano lottare per il titolo, ma questo è un terzetto che, fino alla fine, potrà dire la sua per i posti che valgono la Champions League.
Giù, nel baratro, la Juventus. Chi lo avrebbe mai detto? Probabilmente nessuno, ma così è. La squadra di Allegri ha abbandonato i sogni scudetto e, ad oggi, anche la Champions League sembra un miraggio.