Il 2023 del Milan non ha certamente mantenuto le alte aspettative dell’anno precedente, il 2022, nel quale è arrivato il 19° scudetto del club rossonero. Deficitario il cammino degli uomini di Stefano Pioli: 4° posto in campionato solo grazie alla penalizzazione della Juve e semifinale di Champions dopo 16 anni persa però amaramente con l’Inter. Ripercorriamo insieme l’annata del Diavolo.
Il 2023 si apre con una convincente vittoria sul campo della Salernitana, ma nel mese di gennaio i rossoneri collezionano una striscia di quattro partite senza vittoria, tra cui le pesanti sconfitte contro Lazio per 4-0 e Sassuolo per 5-2, che li costringono ad abbandonare le speranze di difendere il tricolore conquistato nella stagione precedente e a lottare per un piazzamento utile per la qualificazione alla Champions League.
Il 10 febbraio, dopo oltre un mese, il Milan torna a vincere in campionato, battendo di misura il Torino, seguito da Monza e Atalanta. A inizio marzo, però, i rossoneri subiscono due sconfitte in trasferta contro Fiorentina e Udinese, inframmezzate da un pareggio interno contro la Salernitana.
Ad aprile i rossoneri si impongono sul Napoli con un netto 4-0, prima di raccogliere tre pareggi e una vittoria nelle successive quattro partite. Il mese di maggio si apre con un pareggio contro la Cremonese, seguito da una vittoria contro la Lazio e una sconfitta contro lo Spezia.
La vittoria contro la Sampdoria avvicina i meneghini alla qualificazione alla Champions League, raggiunta matematicamente alla penultima giornata, dopo la vittoria in trasferta contro la Juventus.
L’ultima giornata, con il successo contro il Verona per 3-1, certifica il raggiungimento dei 70 punti ed il quarto posto.
In Coppa Italia i rossoneri escono subito agli ottavi di finale (evento che non accadeva da 14 anni) perdendo 1-0 col Torino a San Siro nei supplementari. Netta anche la sconfitta nella finale di Supercoppa Italiana, persa 3-0 contro l’Inter.
Per quanto riguarda la Champions League, il Milan riesce a superare il Tottenham negli ottavi grazie ad una vittoria per 1-0 in casa e ad un pareggio per 0-0 in trasferta, arrivando così ai quarti di finale a distanza di undici anni dall’ultimo precedente.
L’urna decreta l’incrocio con il Napoli, che aveva già eliminato l’Eintracht Francoforte: i rossoneri si impongono per 1-0 all’andata e impattano per 1-1 al ritorno.
Nelle semifinali il Milan è opposto ai concittadini dell’Inter, a venti anni di distanza dall’ultima volta (nella stagione 2002-2003) e a diciotto dall’ultimo precedente nella competizione (nella stagione 2004-2005).
La doppia vittoria dei nerazzurri, per 2-0 nella gara di andata e per 1-0 in quella di ritorno, determina l’eliminazione dalla competizione.
L’estate vede la decisione di Cardinale di licenziare Maldini e Massara e di affidare l’area tecnica del club a Furlani e Moncada che confermano Pioli nonostante l’andamento non esaltante della stagione precedente.
Sul mercato, partito Tonali per 80 milioni di euro in direzione Newcastle e salutato l’Ibrahimovic calciatore, il Milan compie una vera e propria rivoluzione rinnovando il contratto di Leao fino al 2028 e aggiungendo ben 10 giocatori considerati tutti i reparti.
In campionato la squadra, dopo 17 partite, è terza da sola ma con un distacco di ben 11 punti dall’Inter prima; in Champions League i rossoneri, sorteggiati in un girone con PSG, Newcastle e Borussia Dortmund, arrivano terzi e scivolano in Europa League.
La proprietà, che intanto ha riaccolto Ibra in dirigenza, non è soddisfatta del lavoro del tecnico: Milan-Sassuolo del prossimo 30 dicembre potrebbe essere l’ultima partita di Pioli sulla panchina rossonera.