Serie A

Serie A, il 2020 della Juventus: Sarri, Pirlo e delusione Champions

L’anno che sta per concludersi, accantonando tutte le difficoltà fuori dal campo dovute alla pandemia, non è stato un anno positivo per la Juventus. Nonostante in Serie A abbia raggiunto il nono scudetto consecutivo, impresa storica, sono tante le delusioni del 2020 anche in campionato ma soprattutto in Coppa Italia e Champions League. La pesante sconfitta di ieri con la Fiorentina è solo l’ultima di una serie di difficoltà incontrate durante questo 2020.

Sarri tra Serie A, Coppa Italia e Champions League

Il bel gioco di Sarri che ci si auspicava di vedere entro Gennaio non si è in realtà mai mostrato davvero. I bianconeri hanno perso e pareggiato partite sanguinose, facendosi rimontare anche da situazioni di buon vantaggio. Sicuramente anche il fattore Covid-19 ha influito ma così come è stata colpita la Juventus anche le altre squadre han dovuto fare i conti con il virus. Il nono scudetto è stato sicuramente frutto di meriti e prestazioni dei bianconeri ma anche demeriti di altre squadre che giocando ogni tre giorni nella ripresa del campionato post Covid non hanno saputo reggere. Un insieme di fattori che alla fine ha visto trionfare la squadra con la rosa più forte ma che, complessivamente, è arrivata con un solo punto di vantaggio sulla seconda squadra classificata, l’Inter.

Nella scorsa stagione la Juventus ha perso ben 18 punti da situazioni di vantaggio, cosa mai successa nelle ultime nove stagioni.

Se il campionato si è concluso nel migliori dei modi, riconoscendo a Sarri di essere riuscito, nonostante tutto, a conquistare la vetta, non si può dire lo stesso per le altre competizioni.

In Coppa Italia la Vecchia Signora è arrivata in finale ma ai rigori si è arresa al Napoli di Rino Gattuso. Gli errori dal dischetto di Dybala e Danilo sono stati decisivi. Questa è stata la prima grande delusione del 2020, nella ripresa post Covid-19.

De Laurentiis e Agnelli dopo la finale di Coppa Italia. (Photo by Marco Rosi/Getty Images)

La ferita più profonda, però, arriva ad Agosto nel ritorno degli ottavi di Champions League. L’andata a Febbraio si era conclusa per 1-0 a favore del Lione. E al ritorno, nonostante la vittoria della Juventus per 2-1, a passare sono proprio i francesi. Un altro amaro epilogo della stagione. Un altro amaro capitolo della storia bianconera nella massima competizione europea.

Quindici ore dopo l’uscita dalla Champions, Maurizio Sarri viene esonerato.

Qualche ora dopo Andrea Pirlo diventa il nuovo allenatore della Juventus.

Andrea Pirlo sulla panchina bianconera

Senza mai aver allenato e in soli quattro mesi sulla panchina della Juventus, nessuno si aspettava di vedere i fuochi d’artificio. Ma un inizio così in salita in pochi l’avevano messo in conto, forse nessuno. La prima prestazione con la Sampdoria aveva dato una dolce illusione, il pareggio con la Roma sembrava più che lecito data la portata della squadra avversaria. Il problema sono stati poi i pareggi con squadre del tutto alla portata dei bianconeri. La Juventus non aveva un inizio di stagione così difficile dal 2001/2002.

Certo, ci sono state anche partite degne di entrare già nella storia del club, come il 3-0 contro il Barcellona al Camp Nou che ha permesso alla squadra di passare prima nel girone..

Ronaldo e Messi in Barcellona-Juventus.(Photo by David Ramos/Getty Images)

In campionato, però, sembra un’altra squadra rispetto alla Champions.

Ultimo complicato capitolo di questa prima parte di campionato è la sconfitta di ieri con la Fiorentina. Per la prima volta, in Serie A, i bianconeri subiscono una sconfitta così pesante all’Allianz Stadium.

A pochi giorni dalla fine dell’anno la Juventus è al quarto posto, con soli ventiquattro punti a dieci punti dal Milan capolista che, rispetto ai bianconeri, ha una partita in più. Il campionato è ancora lungo, anche se la situazione non è delle più facili e, un 2020 difficile per la Juve, si conclude in modo decisamente amaro.

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Published by
Francesca Galbiati