Serie A, il 2020 del Genoa: anno sul filo della retrocessione

Non un anno solare eccellente per il Genoa. Salvatosi con ben poca tranquillità alla fine della stagione scorsa, questo 2020 termina con un terzultimo posto e con un cambio in panchina. Arrivano comunque segnali incoraggianti da parte della squadra ligure, che chiude i 365 giorni con una vittoria nel derby contro lo Spezia.

Genoa, il mercato di riparazione di gennaio 2020

Con il mercato di riparazione, la squadra viene rinforzata con acquisti di esperienza e ritorni eccellenti. Infatti vengono tesserati Mattia Perin, Andrea Masiello, Valon Behrami, Mattia Destro e Iago Falquè, tutti giocatori che hanno già militato nelle file. Viene acquistato in prestito anche il difensore Soumaoro. Da ricordare la cessione alla Fiorentina di Christian Kouame, uno dei migliori del disastroso girone d’andata del Genoa.

L’inizio del 2020 e lo stop per il coronavirus

Il 2020 del Genoa parte con Nicola sulla panchina. Il Genoa vince all’esordio con il Sassuolo per 2-1, viene sconfitto dall’Hellas Verona ed esce dalla Coppa Italia con una onorevole sconfitta ai rigori con il Torino.

Dopo le prime partite di rodaggio, Nicola riesce ad ottenere risultati importanti. Il Genoa pareggia contro Fiorentina e Atalanta e vince con Cagliari e Bologna. Alla 26°giornata i rossoblu battono in trasferta il Milan 2-1, uscendo dalla zona retrocessione per la prima volta da novembre. Un momento convincente dei liguri che viene interrotto da quello che sarà l’incubo per il resto del 2020: il coronavirus.

La ripresa del campionato si rivela abbastanza traumatica per gli uomini di Nicola. Nelle prime 5 giornate il Genoa ottiene solamente due punti, avendo evidenti problemi di condizione fisica. I rossoblù rimangono in 17°posizione, troppo vicini al Lecce, mentre Brescia e Spal rimangono a distanza, ormai con un piede in Serie B.

La squadra di Nicola torna finalmente alla vittoria alla 32a giornata battendo la Spal 2-0. Due giornate dopo i rossoblù vincono lo scontro diretto con i salentini e la giornata successiva battono i cugini della Sampdoria. Seguono due sconfitte con Inter e Sassuolo, unite a due vittorie del Lecce, rimettono tutto in discussione. All’ultima giornata il Genoa ha un solo punto di vantaggio sul Lecce. Il Genoa batte un Verona senza obiettivi per 3-0 raggiungendo la salvezza all’ultimo respiro come l’anno precedente.

Il mercato “estivo”

Dopo la difficile salvezza raggiunta nella passata stagione i rossoblu si affidano a Rolando Maran. Il tecnico costruisce la squadra sul 3-5-2. Badelj in mezzo al campo è l’innesto più importante. Cambiano le fasce: Zappacosta e Pellegrini. In attacco c’è anche l’opzione Pjaca che potrebbe giocarsi il posto con Destro. Arrivano anche Bani e Scamacca, in prestito dal Sassuolo. I rossoblu cedono Pinamonti all’Inter.

L’avvio della stagione 2020/21

Il campionato si apre con una bella vittoria contro il Crotone per 4-1. Sfortunatamente sarà un fuoco di paglia. Seguono infatti 8 sconfitte ed 8 pareggi. Pesantissimo il 6-0 inflitto dal Napoli alla seconda giornata. I rossoblu proseguono perdendo a Marassi contro il Genoa, pareggiando contro l’Hellas, perdendo contro l’Inter in casa e pareggiando il derby contro la Samp. Dopo la stracittadina di Genova la squadra di Maran perde 3 partite contro Roma, Udinese e Parma. Arriva poi un pareggio contro la Fiorentina e una sconfitta contro la Juventus.

Il pareggio contro il Milan e il ritorno di Ballardini

Reazione d’orgoglio alla 12esima giornata quando, con una doppietta di Destro, il Genoa ferma sul pareggio il Milan capolista. Alla giornata dopo però i liguri crollano contro il Benevento di Pippo Inzaghi per 2-0. La goccia che fa traboccare il vaso e che vale l’esonero di Ronaldo Maran. Al suo posto arriva Davide Ballardini, che fa ritorno a Genova per la quarta volta in carriera. Il tecnico si siede sulla panchina in occasione dell’ultima gara del 2020 contro lo Spezia, in pratica uno scontro diretto per la salvezza. La mano di Ballardini si vede subito dato che il Genoa torna alla vittoria dopo 13 giornate di digiuno dai 3 punti.

Share
Published by
Giulia Bianchi