Riviviamo insieme il 2023 di Luciano Spalletti, dallo storico trionfo in Serie A con il Napoli alla chiamata della Nazionale italiana.
Il 2023 di Luciano Spalletti è inevitabilmente legato a doppio filo al Napoli, squadra con la quale il tecnico di Certaldo è riuscito a realizzare il sogno di una vita intera, vincere lo Scudetto. L’anno appena terminato però non può essere riassunto soltanto in questo modo, perché la crescita dell’allenatore toscano nel corso dei mesi è stata esponenziale e ha reso l’idea di un uomo consapevole di essere arrivato sempre ad un passo dalla vittoria di un titolo importante, ma che non si è mai arreso al proprio destino.
Dal momento in cui ha deciso di sposare il progetto Napoli, Luciano Spalletti ha reso da subito chiaro a tutti il senso della sua missione all’ombra del Vesuvio. “In questa città ci devi venire per vincere“, così si era presentato il tecnico toscano alla stampa e ai tifosi, ponendo subito un obiettivo nella testa dei calciatori e nel cuore dei sostenitori azzurri. L’anno 2023 resterà nella storia partenopea, ma anche e soprattutto in quella dell’ex allenatore dello Zenit, bollato da tempo con il soprannome di “eterno secondo”.
Una missione personale che Spalletti è riuscito a portare a termine, quella di togliersi da dosso questa etichetta ed entrare finalmente nell’albo d’oro della Serie A, dopo una carriera tortuosa e comunque ricca di successi anche fuori dall’Italia. Tutto ciò che ha portato il Napoli alla vittoria dello Scudetto è frutto del suo grande spirito operaio, la voglia di affermarsi e di dimostrare il proprio valore prima di tutto sul terreno di gioco. La sua squadra ha incantato il Belpaese e anche l’Europa, arrivando alla fine della stagione con un trofeo storico e la sensazione di una crescita finalmente compiuta dopo anni di gestione altalenante.
Il 2023 di Spalletti è inevitabilmente legato all’azzurro, ma non soltanto quello del Napoli. Sì, perché a giugno dopo aver alzato la coppa davanti ad un Maradona stracolmo, il tecnico di Certaldo decide di comune accordo con De Laurentiis di interrompere la propria avventura sul golfo, per dedicarsi alla famiglia. Famiglia che però il toscano vedrà poco o nulla, perché soltanto un paio di mesi dopo arriva la chiamata della FIGC per il ruolo di C.T. della Nazionale, l’ennesimo riconoscimento per una carriera finalmente consacrata. Con l’Italia c’è già tanto da fare al suo arrivo, ma quel che conta è che la qualificazione ad Euro 2024 è arrivata e il titolo di Campioni d’Europa potrà essere difeso in estate.