Il primo impatto nella Serie A non era stato di certo dei migliori per il Monza, che dopo qualche settimana caratterizzata da sconfitte e prestazioni poco incoraggianti ha deciso di affidare la panchina a Raffaele Palladino. Il club lombardo, guidato dal duo Berlusconi/Galliani, ha compiuto una scelta strategicamente coraggiosa ma allo stesso tempo saggia, visto che il giovane tecnico conosce benissimo l’ambiente e sa perfettamente quali tasti andare a toccare per migliorare le prestazioni della squadra. Sotto la sua guida, la squadra biancorossa si è resa protagonista di una buona prima parte di stagione, al netto di qualche fisiologico scivolone.
Ciò che Palladino ha portato e sta ancora portando in termini tattici risulta essere, per la maggior parte di tifosi e addetti ai lavori, una grossa sorpresa. Prendere le redini di una neopromossa dopo una serie di partite molto difficili può rappresentare una sfida potenzialmente tosta per chiunque, specialmente quando si ha poca esperienza. Il tecnico tuttavia si rimboccato le maniche con consapevolezza ed intelligenza, cercando di proporre un calcio basato su un’impeccabile occupazione del campo e degli spazi, ma senza rinunciare alla fase offensiva. Il Monza infatti è una squadra compatta e messa sempre molto bene sul rettangolo verde, ma ciò che stupisce ancor di più è l’ambizione con cui il gruppo gioca e attacca gli avversari.
L’ex calciatore della Juventus ha cercato di attingere dagli allenatori che più hanno influenzato le sue idee, e fra questi rientra un certo Antonio Conte, che ha sempre fatto della grinta e della cattiveria agonistica i suoi cavalli di battaglia. Questo Monza ha raddrizzato la sua situazione di classifica e si appresta ad affrontare la seconda parte di stagione con entusiasmo e fame, e dalla sua ha un’arma molto potente: un allenatore che conosce perfettamente il club e i suoi giocatori.