Uno dei momenti top dell’anno solare 2022 in Serie A è stato certamente la vittoria dello scudetto del Milan di Pioli lo scorso 22 maggio. I rossoneri, al termine di un duro duello con i cugini dell’Inter, sono tornati sul tetto d’Italia ad undici anni di distanza conquistando il 19° tricolore della propria storia. Un obiettivo indicato da Maldini già a inizio stagione ma al quale pochi oggettivamente credevano. Non Pioli e Ibrahimovic che con un lavoro certosino sulla mentalità e la fame del gruppo rossonero hanno convinto tutti che l’impresa fosse effettivamente possibile. Il derby dello scorso 5 febbraio, così come la vittoria di fine aprile contro la Lazio, sono state i grandi spartiacque favorevoli alla squadra di Pioli nella conquista dello scudetto. Infine, l’apoteosi di Reggio Emilia contro il Sassuolo.
Lo scudetto numero 19 del Milan è stato quello più particolare della storia del Diavolo. Arrivato da squadra non favorita nonostante il secondo posto della stagione precedente e soprattutto non potendo ricorrere agli ingenti investimenti della proprietà Berlusconi. Programmazione e lungimiranza l’hanno fatta da padrone, la mentalità di uomini come Ibrahimovic, Maignan, Kjaer, Giroud e lo stesso Maldini hanno dimostrato come con un progetto più sostenibile si possa comunque arrivare al successo.
Infine, non ci si può non soffermare su Zlatan Ibrahimovic. Il centravanti svedese, tornato a Milanello nel gennaio 2020, ha firmato forse l’impresa più grande della propria carriera sportiva. Non tanto per gli 8 gol realizzati in campionato ma soprattutto per la capacità di far risorgere un club che arrivava da anni di buio totale dopo la fine dell’era Berlusconi e la negativa esperienza cinese. Solo il classe ’81 inizialmente credeva di poter tramutare il sogno in realtà. Zlatan ha colpito ancora: il Milan è tornato sul tetto d’Italia.