Serie A, i momenti top del 2021: Inter Campione d’Italia

Serie A, i momenti top del 2021: Inter Campione d’Italia

(Photo by Mattia Ozbot, Onefootball.com)

La stagione 2019/2020 si era chiusa piuttosto male per l‘Inter. Era il 21 agosto 2020 e i nerazzurri avevano appena perso la finale di Europa League contro il Siviglia per 3-2.

Giorni di tempesta con l’ormai celebre incontro a Villa Bellini tra Antonio Conte (già desideroso di andarsene dopo un solo anno) e la dirigenza del club. Si giunge a un compromesso, probabilmente a un Patto Scudetto (profetico?) per continuare l’avventura assieme.

La stagione di Serie A 2020/2021 parte in ritardo, ancora compromessa dalla scorsa annata in piena ondata Covid e il campionato interista inizia con un pirotecnico 4-3 contro la Fiorentina in rimonta.

Il mercato estivo aveva già portato in dote l’acquisto di Hachraf Hakimi dal Real Madrid e degli acquisti di esperienza Arturo Vidal, Kolarov e Matteo Darmian.

L’Inter 2020/2021 delle primissime giornate di campionato è una squadra che propone un buon calcio, molto più propositivo rispetto all’annata precedente, ma causa un equilibrio difensivo a volte precario, i risultati sono in chiaro scuro.

Vittoria con il Benevento, ma poi pareggio con la Lazio e prima sconfitta stagionale nel Derby con il Milan alla 4° giornata. Nel mentre è iniziato anche il percorso in Champions League e i nerazzurri approcciano male il girone. 2-2 nella prima giornata contro i tedeschi del Gladbach e 0-0 in Ucraina contro lo Shakhtar Donetsk.

Nel mezzo delle prime due di Champions, l’Inter vince col Genoa ma i nerazzurri sono in conflitto tra un’idea di gioco più offensiva e un 3-5-2 meno solido rispetto alle attese. Pareggio col Parma in casa, KO contro il Real Madrid in Champions per 3-2 (seppur in una partita giocata discretamente bene) e pari con l’Atalanta in un match dove l’Inter mette già i semi di quello che verrà, giocando più bassa e più schematica.

In questo primo inizio di stagione, in casa Inter tiene banco soprattutto il caso Cristian Eriksen. Il centrocampista danese non trova spazio nel calcio di Conte, non trovando minutaggio o con ingressi inutili a partite con risultato acquisito.

Dopo la pazza partita del 22/11/2020 con la vittoria in rimonta con il Torino per 4-2 e la pessima prestazione in Champions contro il Real con sconfitta per 0-2, i nerazzurri completano quello che già avevano mostrato a Bergamo. Vittoria 0-3 a Sassuolo e si torna a un 3-5-2 canonico, squadra molto più bassa e compatta e le chiavi saranno gli sfoghi in ripartenza sfruttando la velocità di Hakimi e la potenza atletica di Lukaku.

In Europa le cose vanno male. L‘Inter vince in Germania contro il Gladbach 2-3 ma i nerazzurri sprecano il match ball nell’ultima gara del girone, pareggiando 0-0 col Donetsk e finendo eliminati.

Il pensiero ora è solo lo Scudetto: dopo la vittoria col Sassuolo, i nerazzurri inanellano una serie positiva di risultati: vittorie con Bologna, Cagliari, Napoli, Spezia, Verona e Crotone.

Si entra nel 2021 e la classifica si è aggiustata, l’Inter è seconda dietro al Milan capolista I nerazzurri cadono però a Genova con la Samp, pareggiano 2-2 con la Roma all’Olimpico.

Il 17/01/2021 è il giorno di Inter-Juventus. I nerazzurri colpiscono le incertezze e la confusione bianconera e vincono 2-0 con firme di Vidal e Barella. Il pari nella successiva giornata ad Udine e che chiude il girone d’andata, sarà l’ultimo vero passo falso della banda di Conte.

La gara dell’ulteriore svolta arriva sabato 30/01/2021, 1° giornata del girone di ritorno. Inter-Benevento. Vittoria facile per 4-0 dei nerazzurri, ma è la serata in cui Conte (causa vari infortuni nel reparto) a utilizzare Eriksen come regista in mezzo al campo. Nonostante il livello dell’avversario, il danese convince.

l’Inter da lì trova una straordinaria solidità difensiva con il trio Skriniar, de Vrij e Bastoni, due esterni/ali pericolose come Perisic e Hakimi, un attacco collaudato con la Lu-La e soprattutto alza la qualità a centrocampo con l’ingresso nell’11 titolare di Eriksen. L’apporto del danese non sarà solo qualitativo, ma di supporto nello scarico di responsabilità a Brozovic nella gestione del pallone. A completare il dinamismo in mezzo di Barella.

Difesa, identità tattica precisa, un 11 finalmente trovato. L’Inter non si ferma più. 11 vittorie consecutive: Benevento, Fiorentina, Lazio, Milan, Genoa, Parma, Atalanta, Torino, Bologna, Sassuolo, Cagliari. Da segnalare le prestazioni dominanti contro i biancocelesti (il sorpasso al Milan) e nel Derby di ritorno, sotto il segno di Lautaro Martinez e di Lukaku e che valgono lo sprint Scudetto.

L’Inter di Conte non è sempre brillante nel gioco, troppo schematica e poco veloce e a volte la mentalità latita in certi campi con vittorie sofferte, ma arrivati all’11 aprile (data della vittoria col Cagliari) poco conta.

Due mezzi stop al San Paolo col Napoli e con lo Spezia ma che non inficiano un campionato che si tinge di nerazzurro. Altro tassello fondamentale e sofferto contro il Verona il 25 aprile e poi la festa. Il 1 maggio 2021 l’Inter supera 0-2 il Crotone (reti di Eriksen e Hakimi) e il giorno dopo complice il pari dell’Atalanta col Sassuolo, vince il suo 19° Scudetto.

Con quattro turni d’anticipo l’Inter è Campione d’Italia: i nerazzurri vincono anche contro Samp, Roma e Udinese, perdendo solo alla penultima giornata contro la Juventus.

Inter che chiuderà con la miglior difesa (35 reti subite) e con un girone di ritorno spaventoso con 16 vittorie, 2 pareggi e 1 sola sconfitta in 19 giornate conquistando 50 punti sui 57 disponibili.