Il 2022 di Sergej Milinkovic-Savic è stato di alto livello. Ancora una volta, perché il serbo ormai è una certezza assoluta per la Lazio. Centrocampista completo, corsa, qualità, assist e gol. Milinkovic rappresenta una pedina fondamentale nella mediana biancoceleste ed ha attirato le attenzioni di tanti club esteri, anche se finora nessuno è riuscito a strapparlo a Claudio Lotito.
Il 2022 di Sergej Milinkovic-Savic è l’anno della consacrazione. In campionato è il vero trascinatore della Lazio di Maurizio Sarri insieme al compagno Immobile. 6 gol e 5 assist nel girone di ritorno per un totale di 11 gol e 11 assist nella Serie A 2021-22 che aiutano i biancocelesti a raggiungere il quinto posto finale e la qualificazione all’Europa League. I numeri sono degni dei top centrocampisti d’Europa: solo Kevin De Bruyne ha propiziato più reti per la sua squadra.
Questa prima parte di annata per Milinkovic si conferma sui livelli degli anni passati. 5 gol e 7 assist fra Serie A ed Europa League in 20 presenze totali. Utilizzato in tutte le gare da Sarri – tranne il derby con la Roma, saltato per squalifica -, il serbo si è dimostrato leader assoluto anche nel periodo di assenza di Immobile, vestendo più volte la fascia di capitano. La Lazio è attualmente quarta, a pari punti con l’Inter, dietro solo a Napoli, Milan e Juventus. Nel 2023 dovrà arrivare necessariamente il rinnovo, per evitare gli assalti delle big.
In Qatar però Milinkovic-Savic non è riuscito ad essere all’altezza, come già gli è successo al Mondiale 2018. Il gol segnato al Camerun nel 3-3 si è rivelato inutile ai fini della qualificazione. La Serbia è stata eliminata al primo turno per effetto delle sconfitte contro Brasile e Svizzera – gara decisiva – e il laziale si è fatto sentire poco in campo.