Serie A, i flop del 2023: il ritorno alla Juventus di Paul Pogba

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(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Tra i maggiori flop 2023 del campionato di Serie A rientra sicuramente il ritorno di Paul Pogba alla Juventus. Tra infortuni, doping ed una lunga squalifica.

È l’11 luglio, e i tifosi della Juventus sono in fermento. Dopo sei lunghi anni il ritorno del figliol prodigo è ormai ufficiale, Paul Pogba è tornato a vestire quella stessa maglia bianconera che lo aveva reso grande, che lo aveva reso uomo. Il francese firma un contratto da 8 milioni di euro netti a stagione più 2 milioni di bonus con scadenza fissata al 30 giugno 2026. La Juventus gli riserva un ruolo da vero e proprio protagonista sia dentro che fuori dal campo. Tuttavia il Pogback resterà solo un fatto di immagine e nient’altro. Pochi i minuti in campo, tanti i problemi fuori da esso. L’infortunio al ginocchio mal curato che gli farà saltare addirittura il Mondiale in Qatar e poi il doping che lo porterà a dover affrontare una possibile squalifica di ben 4 anni.

Pogba rischia fino a due anni di squalifica – OneFootball

Serie A, i flop del 2023: Pogba, l’infortunio ed un Mondiale da spettatore

Voleva la Juventus e la Juventus voleva lui. Tutti convinti che insieme sarebbero tornati a vincere e convincere. L’11 luglio l’ingaggio ufficiale, poi i primi allenamenti e la partenza per la tournée negli Stati Uniti. L’amichevole con il Guadalajara contribuisce ad alimentare i sogni dei tifosi, eppure quella partita sarà una delle poche occasioni che il popolo bianconero avrà per vederlo in campo. Appena due settimane dopo infatti arriva il primo dei tanti problemi che renderanno il Pogback uno dei flop del 2023 in Serie A. Lesione al menisco laterale del ginocchio destro. Un verdetto impietoso che potrebbe essere attenuato con un’operazione, Pogba però non vuole, si fa consigliare da medici e amici fidati ed opta per un percorso di terapia conservativa.

Dopo cinque settimane però il ginocchio non risponde adeguatamente, bastano due allenamenti e si torna punto e a capo. A settembre finalmente Pogba decide di operarsi. Da li saranno previste 8 settimane per il pieno recupero. La scelta della terapia conservativa priverà Pogba non solo del campionato ma anche e soprattutto del Mondiale in Qatar. Allegri spera di riaverlo ad inizio 2023 ma anche il nuovo anno non sarà favorevole al centrocampista francese.

L’estorsione da parte del fratello e la sospensione per doping

Cme detto nemmeno il 2023 sarà l’anno giusto per Paul Pogba, Mentre è in ripresa dall’infortunio al ginocchio, aumentano i guai fuori dal campo per il francese. Il numero 10 bianconero è infatti protagonista di una vicenda giudiziaria che lo vede vittima di tentata estorsione da parte di un gruppo di uomini capeggiati dal fratello Mathias. Una situazione molto difficile per il giocatore che oltre ai problemi fisici è costretto a fare i conti anche con quelli psicologici. La questione con il fratello ha spaccato l’intera famiglia Pogba, una cosa a cui il calciatore tiene più di tutto.

Nonostante le vicissitudini che hanno creato una spaccatura all’interno della famiglia del francese, Pogba stringe i denti e fa di tutto per rientrare in campo ed essere protagonista nella stagione 2023/2024 con la maglia della sua Juventus. Ma anche questa volta i piani non vanno come sperato. Il campionato prende il via e nella prima gara della stagione la Juventus affronta e batte l’Udinese. Pogba non gioca ma è li sul campo con i propri compagni. Finalmente sembra essere tornato tutto normale. O almeno questo è ciò che tutti sperano. La realtà però ha altri progetti. Qualche giorno prima della gara, vengono effettuati dei test antidoping ai giocatori della Juventus, test che condanneranno ancora una volta Paul Pogba.

Qualche giorno dopo infatti fa il giro del mondo la notizia che vuole il centrocampista bianconero risulterà infatti essere positivo al deidroepiandrosterone (Dhea), meglio noto come “ormone della giovinezza”. Da qui in poi si scatenerà l’ennesimo inferno che avra come protagonista ancora una volta Paul Pogba. La positività al doping pare essere dovuta all’assunzione di un integratore consigliatogli dallo stesso medico che lo aveva portato a scegliere la terapia conservativa un anno prima. Verranno poi effettuate le controanalisi a cui il francese risulterà ancora una volta positivo, una situazione che spingerà la Juventus a sospendere il giocatore con lo stipendio al minimo sindacale.

La possibile squalifica di 4 anni e la fine di una carriera?

La positività di Pogba obbligherà il centrocampista all’ennesima assenza dai campi, certificando il flop del suo ritorno alla Juventus. Ora il francese dovrà affrontare un processo per doping. In un primo momento il team legale del francese aveva optato per un patteggiamento che avrebbe portato ad una squalifica minore. Tuttavia nelle scorse settimane lo stesso Pogba ha scelto di abbandonare la strategia che porterebbe al patteggiamento per dimostrare la prioria estraneità riguardo l’assunzione del Dhea. Intanto Pogba e il suo entourage preparano le contromosse per evitare la maxi squalifica.

La difesa del calciatore punta a una consistente riduzione del periodo di stop, la Procura chiede ben 4 anni di squalifica, aggrappandosi alla buona fede. Il francese non è disposto a fare un passo indietro sull’onorabilità delle proprie azioni: vuole dimostrare, in sostanza, di non aver assunto alcuna sostanza dopante nella piena coscienza e intenzione di alterare le sue prestazioni. Non si sa quale sarà il futuro di Pogba, ma una cosa ormai è certa: il Pogback è di gran lunga uno dei peggiori flop 2023 della Serie A.