Tra i più grandi flop di questa prima parte di stagione in Serie A non può certo mancare Charles De Ketelaere, gioiello belga arrivato al Milan dal Brugge nel corso dell’ultima sessione di mercato estivo. Il trequartista era stato accolto con grande clamore ed aspettativa in seguito ad una trattativa estenuante, ma a causa di un adattamento non semplice ed una testa ancora troppo fragile non è riuscito ad incidere come i tifosi e il club avrebbero voluto. Etichettarlo come un flop dopo appena pochi mesi è di certo riduttivo, specialmente perché parliamo di un ragazzo giovanissimo che è approdato in un campionato completamente diverso da quello belga, ma senza dubbio occorre lavorare molto per poter riportare fiducia nei cuori dei tifosi rossoneri.
Parliamo senza dubbio di un calciatore con enormi potenzialità. Egli è spiccatamente dotato di qualità tecnica e visione di gioco, caratteristiche essenziali per un trequartista di grande caratura. Oltre a ciò, il gioiello belga è in possesso di importanti doti fisiche e di un’intelligenza tattica invidiabile, che gli consente di giocare sia al centro che come esterno, o addirittura, in alcuni casi, seconda punta. Le difficoltà nella sua avventura rossonera risiedono prevalentemente in un adattamento alla Serie A che si sta dimostrando più difficile del previsto. Il ragazzo inoltre sa quali aspettative gravano sulla sua schiena, e questi primi mesi bui hanno dato una mazzata psicologica non indifferente, portando la situazione ad essere piuttosto complicata.
Pioli e la società hanno più volte rinnovato la loro fiducia nei suoi confronti, facendo da scudo a tutte le critiche finora arrivate. Il giocatore ha tutto per far bene e la società non ha dubbi su di lui, motivi per il quale il focus deve rimanere esclusivamente sul lavoro. Inoltre è importante aggiungere che è perfettamente normale che un calciatore arrivato dall’estero fatichi nei suoi primi periodi, specialmente se cosi giovane. Il futuro potrà di certo riservare diversi scenari, ma Charles De Ketelaere continua ad essere una delle stelle potenzialmente più luminose dell’avvenire, in attesa che la maturazione inizi a dare i primi frutti.