Serie A “vintage” con 7 match in contemporanea, ma non durerà

Serie A “vintage” con 7 match in contemporanea, ma non durerà

(Photo Cafaro/LaPresse via Imago Images)

In attesa di riavere l’anima del calcio, ossia, il boato dei tifosi allo stadio, la Serie A ha offerto una piccola finestra sul passato. Infatti, nel corso della 15a giornata, si sono disputati ben sette incontri alle 15:00. La “carrellata” della domenica pomeriggio, come una volta, magari conclusa dal celebre recap della trasmissione “90° minuto”. Una piacevole “rimpatriata” con il calcio italiano di una volta, non aggrappato a logiche televisive e palinsesti pianificati ad hoc, per le esigenze del mercato internazionale. Una piacevole domenica di pallone, con tanti campi attivi e una diretta nutrita. Se ne sentiva il bisogno, in tempi dove nulla è più scontato, men che meno nel mondo dell’affascinante “football”.

Ancora una giornata poi si torna alla “modernità” della Serie A

Mercoledì l’effetto nostalgia si ripeterà. Alle 12:30 andrà in scena Cagliari-Benevento, poi sette incontri alle 15:00, prima dei posticipi Napoli-Spezia alle 18:00 e il big match Milan-Juventus alle 20:45. Un mercoledì pomeriggio dal sapore domenicale: Lazio-Fiorentina, Crotone-Roma, Atalanta-Parma, Bologna-Udinese, Sampdoria-Inter, Torino-Hellas Verona e Sassuolo-Genoa. Una piccola finestra sul passato, sulle abitudini di un calcio che fece innamorare. Sulle sensazioni della mattina, le speranze, gli scongiuri, la caccia al 13 del Totocalcio. L’ampio pre-partita e la carrellata, prima della serata di gala. Piacevole e, gli appassionati retrò, faranno bene a godersi quest’ultimo pomeriggio Amarcord, prima che si torni al freddo palinsesto commerciale.

Per carità, sarebbe ipocrita lamentarsi dell’impoverimento del calcio, per poi rigettare le logiche del Football 2.0. La crescita e lo sviluppo passa anche da questo. Sponsor, orari, industrializzazione delle emozioni, dello sport e dell’agonismo. È il calcio, è la società, è la vita. Lo si accetta e ci si abitua. Però, almeno in questi tre giorni, sembra di aver momentaneamente “staccato”. Come prendersi una settimana di ferie dal lavoro. Come organizzare una cena con vecchi amici che non si vedevano da tempo. Rivivere il passato con leggerezza. Poi tornerà la Serie A del presente e va bene così, perché, che sia di ieri o di oggi: viva il calcio.