Con l’esonero di Allegri, la Serie A 2023-24 segna il record di allenatori impiegati in una sola stagione: come nell’annata 2009-10.
Questo venerdì 17 maggio 2024 verrà ricordato come il giorno dell’esonero di Massimiliano Allegri dalla Juventus. A 5 anni esatti dal primo, nel 2019, il livornese lascia la panchina bianconera per la seconda volta. In questo caso l’addio è stato decisamente più traumatico e sembra ad oggi un divorzio definitivo.
Allegri diventa il terzo allenatore della storia della Juve a essere esonerato in corsa dopo Claudio Ranieri nella stagione 2008-09 – anche lui a due giornate dalla fine – e Ciro Ferrara in quella successiva. Il napoletano era stato proprio il sostituto del romano e venne confermato dopo le due vittorie in due partite – in quel caso contro Siena e Lazio.
Quest’anno lo scenario è simile, perché a chiudere la stagione sarà un traghettatore come Paolo Montero, attuale tecnico della Primavera bianconera. L’uruguaiano però non resterà, perché per il prossimo anno è stato già prenotato Thiago Motta.
La mini esperienza di Montero servirà però a fini statistici, perché sarà il 36esimo allenatore impegnato nella Serie A 2023-24. Ed è un record, condiviso con un’altra stagione.
Proprio come nella stagione 2009-10, quella dell’esonero di Ferrara, la Serie A vedrà impegnati 36 allenatori, il che rappresenta un record per un campionato a 20 squadre.
A contribuire maggiormente è stata la Salernitana: partita con Paulo Sousa, i granata sono poi passati a Pippo Inzaghi prima dell’arrivo di Liverani e infine di Colantuono. A quota 3 ci sono Empoli – Zanetti, Andreazzoli e Nicola -, Napoli – Garcia, Mazzarri e Calzona – e Udinese – Gotti, Cioffi e Cannavaro -, ma anche Lazio e Sassuolo – per i biancocelesti c’è stato il breve interregno di Martusciello fra Sarri e Tudor, mentre per i neroverdi Bigica fra Dionisi e Ballardini.
Ci sono poi Lecce e Roma, che hanno sostituito D’Aversa e Mourinho rispettivamente con Gotti e De Rossi, mentre per ultima c’è proprio la Juventus con l’esonero di Allegri e l’arrivo di Montero non ancora ufficializzato.
Anche in quel caso furono 36 allenatori totali. Nell’Atalanta si avvicendarono Gregucci, un giovane Antonio Conte, Bonacina ad interim e Mutti, nel Bologna Papadopulo e Colomba, nel Cagliari Allegri e Melis, nel Catania Atzori e Mihajlovic, nella Juventus Ferrara e Zaccheroni, nella Lazio Ballardini e Reja, nel Livorno la coppia Russo-Ruotolo, Cosmi e il ritorno di Ruotolo, nel Napoli Donadoni e Mazzarri, nel Palermo Zenga e Rossi, nella Roma Spalletti e Ranieri, nel Siena Giampaolo, Baroni e Malesani e nell’Udinese Marino, De Biasi e il ritorno di Marino.