Serie A, diritti tv: Carnevali e Cairo le voci degli schieramenti

Cairo bremer

Urbano Cairo, Presidente del Torino (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Venerdì ci sarà una nuova assemblea di Lega Serie A per ridiscutere e votare in merito alla cessione dei diritti tv. Nella giornata di oggi sono intervenuti due protagonisti della discussione: il direttore generale del Sassuolo Giovanni Carnevali – contrario a Dazn – e il presidente del Torino Cairo che, invece, nell’ultima assemblea è passato al fronte pro Dazn.

Carnevali ha parlato ad Adnkronos: “Cosa succederà sui diritti tv domestici è difficile dirlo. Noi abbiamo votato in questo modo e andremo avanti così. Sarebbe auspicabile non arrivare a far scadere i bandi e chiudere in modo positivo prima, ma ci sono pareri contrastanti. Noi abbiamo sempre detto che la nostra scelta non è tanto basata sull’aspetto economico, perché per noi è troppo limitativo, ma più che altro si tratta di un discorso di strategia, di una visione più globale, piuttosto che solo economica, altrimenti sarebbe molto facile, un’offerta è più alta dell’altra e la si sceglie, ma è una visione più strategica. Le relazioni che abbiamo ricevuto in questi giorni non ci hanno convinto molto e credo che dobbiamo dare molta attenzione al futuro del calcio. In questo momento noi non siamo ancora pronti a fare questo tipo di passaggio e dobbiamo mettere sempre al primo posto il tifoso, perché è un fedele, e noi non possiamo perdere chi ha sempre dimostrato fedeltà nei confronti del calcio. Per cui non è un discorso economico ma strategico e rivolto al tifoso. Io non sono ancora convinto e non ho la certezza che a livello di tecnologia non avremo nessun problema in questo sistema, perché io vedo già adesso che i problemi li abbiamo tutt’ora. Dovremo essere pronti per il 1 luglio e non lo siamo. E’ una mia visione che però non combacia con tante altre e andremo avanti così“.

Le parole di Cairo, raccolte da Il Corriere della Sera: “Il mio appoggio a Dazn poggia su tre motivi. sono state presentate tutte le garanzie tecnologiche necessarie sulla copertura del territorio. La proposta è più vantaggiosa economicamente rispetto a quella avanzata da Sky. Un terzo motivo è quello dei tempi: con l’approssimarsi della scadenza delle offerte, mi sembrava corretto assumere una posizione netta“.