Luigi De Siervo, ad della Lega Serie A, ha parlato al GR Parlamento del futuro del calcio italiano, ma non solo. Altro tema molto caldo al momento è quello legato alla presenza dei tifosi negli stadi per cui l’ad ha dato notizie importanti per quanto riguarda il Derby di Milano in programma il 6 febbraio dopo la sosta.
Sulla crisi dei club: “Mi aspetto che l’Assocalciatori e i singoli giocatori, gli allenatori e gli agenti possano fare un gesto concreto, mi riferisco ai calciatori che guadagnano molto. Ci aspettiamo che anche loro riescano a concedere alle società uno sconto di almeno una mensilità nei confronti dei club perché questo è un momento catartico e serve un gesto concreto. L’arrivo di tante proprietà internazionali sta cambiando quello che è il calcio in cui siamo cresciuti“.
Sul pubblico negli stadi: “Quanti spettatori ci saranno per il derby di Milano? Dalle informazioni che abbiamo almeno il 50% della capienza ed è il minimo sindacale. Il derby alla ripartenza sarà un grande evento, avremo un terreno di gioco perfetto almeno la metà dello stadio pieno. Speriamo di poter raggiungere presto il 100% della capienza degli impianti grazie al grande lavoro che sta facendo il sottosegretario Vezzali. Dobbiamo tornare a un livello di normalità e riportare il pubblico negli stadi. Perché anche quando torneranno le coppe europee sarebbe un danno enorme per i nostri club giocare all’estero con il pubblico avversario e in casa senza tifosi, perderemmo in parte il fattore campo“.
Sull’aiuto chiesto al Governo: “La nostra è una constatazione, i numeri sono lì a sancire il disinteresse della politica verso lo sport, soprattutto di vertice. Lo sport non riguarda solo 22 giocatori, ma è un vero comparto industriale. E lo è la Serie A dopo un periodo pandemico che ha lasciato senza soldi i nostri presidenti, che hanno perso 1,5 miliardi di euro. E i ristori sono pari a 5 milioni. In Francia è arrivato un miliardo, c’è una sperequazione e questo può avere un effetto devastante per le nostre squadre a livello internazionale“.
Sulla richiesta da porgere alle autorità: “Chiediamo di essere trattati come comparto industriale, nessuno chiede ristori a pioggia. Ci sono varie proposte, quella più individuata e richiesta è quella dello ‘spalmadebiti’, in modo che il sistema delle tasse possano essere versate in un tempo più ampio. E poi la ripartenza delle scommesse betting, che è un altro intervento a costo zero per il nostro Stato. E poi ridisegnare la legge Melandri, e abolire quelle parti che riguardano le vendite internazionali“.