Serie A: DAZN in pole position, fondi bloccati da Agnelli e Lotito
Febbraio, il mese della svolta. O almeno queste erano le aspettative. Invece, ancora più caos riguardo la questione dei diritti tv e dei fondi. Si è intrecciata la battaglia da parte delle televisioni per i diritti e la sfida epocale riguardo l’ingresso dei fondi di private equity. Tutto ciò ha portato ad un rinvio della decisione secondo il Corriere della Sera, con un nuovo appuntamento (si spera decisivo) fissato per giovedì 18 febbraio.
L’assemblea di ieri: Presidenti divisi su diritti tv e voto rinviato
Nell giornata di ieri tutti i Presidente delle società di Serie A si sono riuniti in un’assemblea per ascoltare le proposte e piani dei principali due broadcaster in gara. La proposta di DAZN di trasferire tutto il campionato italiano sulla sua piattaforma ha convinto quasi la totalità dei club presenti. Il problema è nato dal fatto che solo la metà delle società voleva ricorrere all’assegnazione immediata dei diritti tv. Juventus, Inter, Milan, Napoli, Fiorentina, Atalanta, Lazio, Cagliari, Hellas Verona e Udinese, hanno subito accettato l’offerta di DAZN, che ha messo sul piatto 840 milioni di euro, rassicurando i presenti di un grande sviluppo tecnologico. Le altre squadre, invece, in particolare Roma e Torino, hanno deciso di rinviare le votazioni alla prossima settimana.
Il blocco dei fondi in Serie A
Alla base di questa decisione, non vi è una propensione verso la proposta di Sky che ha messo sul piatto meno soldi (750 milioni), bensì la volontà di sbloccare prima la questione legata ai fondi. Un argomento che sembrava ormai chiuso fino alla scorsa settimana, con la firma sul contratto preliminare con il consorzio Cvc-Advent-Fsi, che poi si è sospesa. I principali Presidenti ad ostacolare l’ingresso dei fondi nella media company sono stati Andrea Agnelli e Claudio Lotito, propensi a partecipare alla Superlega. C’è tensione, non si riesce a trovare un punto d’accordo: il colmo si è raggiunto con la rissa finale tra Campoccia e Preziosi.