Saranno momenti di dibattiti e discussione quelli che si consumeranno nel consiglio dei ministri di oggi, per il tema che riguarda la giustizia sportiva. Dopo il caso Juventus, che ha fatto storcere il naso a molti in questa stagione, l’obiettivo in Serie A è quello di evitare penalizzazioni a stagione in corso. La norma che prevederebbe ciò, però, ha scatenato alcune critiche da parte del Dipartimento Affari Giuridici e Legislativi della Presidenza del Consiglio (DAGL). Il Governo, però, come spiegato dalla Gazzetta dello Sport, vuole andare in fondo.
L’articolo in questione prevederebbe che: “nelle cause sottoposte alla giustizia sportiva riguardanti l’impugnazione di sanzioni che comportano penalizzazioni che influenzano la classifica finale delle competizioni a squadre (…) le penalità sono applicabili solo dopo la sentenza definitiva emessa dagli stessi organi giudiziari sportivi”. Le penalizzazioni, dunque, diventerebbero effettive solo in caso di sentenza definitiva e ufficiale da parte del Collegio di garanzia dello Sport del CONI. Per fare un esempio pratico, nel caso della Juventus i 15 punti non sarebbero stati tolti subito dalla classifica fino al momento della sentenza finale Collegio, che tramite la Corte federale d’Appello ha stabilito il -10 per i bianconeri.
Le critiche del DAGL (Dipartimento Affari Giuridici e Legislativi della Presidenza del Consiglio) non riguardano il merito della questione, bensì un altro fattore. Infatti per i tecnici l’intervento del Governo in un ambito come quello della Giustizia Sportiva sarebbe giuridicamente incompatibile, essendo che quest’ultima ha sempre operato in autonomia e dipende dal CONI. Tuttavia è stato dichiarato che la norma sarà comunque inclusa nel decreto. Il Ministro dello Sport Andrea Abodi non vorrà intraprendere una battaglia con le organizzazioni sportive, ma soltanto sottolineare l’importanza e l’urgenza di un provvedimento. Continueranno le discussioni col CONI anche prima del Consiglio dei Ministri previsto per le 18:00 di oggi. La cosa più probabile è che si continui a dialogare, in attesa di un accordo tra le parti che possa mettere d’accordo tutti.