Serie A, basta penalizzazioni a stagione in corso: la riforma del Governo

Serie A, basta penalizzazioni a stagione in corso: la riforma del Governo

(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Saranno momenti di dibattiti e discussione quelli che si consumeranno nel consiglio dei ministri di oggi, per il tema che riguarda la giustizia sportiva. Dopo il caso Juventus, che ha fatto storcere il naso a molti in questa stagione, l’obiettivo in Serie A è quello di evitare penalizzazioni a stagione in corso. La norma che prevederebbe ciò, però, ha scatenato alcune critiche da parte del Dipartimento Affari Giuridici e Legislativi della Presidenza del Consiglio (DAGL). Il Governo, però, come spiegato dalla Gazzetta dello Sport, vuole andare in fondo.

Serie A, si spinge per le penalizzazioni solo in caso di sentenza definitiva

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(Photo by Marco BERTORELLO / AFP) (Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

L’articolo in questione prevederebbe che: “nelle cause sottoposte alla giustizia sportiva riguardanti l’impugnazione di sanzioni che comportano penalizzazioni che influenzano la classifica finale delle competizioni a squadre (…) le penalità sono applicabili solo dopo la sentenza definitiva emessa dagli stessi organi giudiziari sportivi”. Le penalizzazioni, dunque, diventerebbero effettive solo in caso di sentenza definitiva e ufficiale da parte del Collegio di garanzia dello Sport del CONI. Per fare un esempio pratico, nel caso della Juventus i 15 punti non sarebbero stati tolti subito dalla classifica fino al momento della sentenza finale Collegio, che tramite la Corte federale d’Appello ha stabilito il -10 per i bianconeri.

È scontro DAGL-Governo

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(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Le critiche del DAGL (Dipartimento Affari Giuridici e Legislativi della Presidenza del Consiglio) non riguardano il merito della questione, bensì un altro fattore. Infatti per i tecnici l’intervento del Governo in un ambito come quello della Giustizia Sportiva sarebbe giuridicamente incompatibile, essendo che quest’ultima ha sempre operato in autonomia e dipende dal CONI. Tuttavia è stato dichiarato che la norma sarà comunque inclusa nel decreto. Il Ministro dello Sport Andrea Abodi non vorrà intraprendere una battaglia con le organizzazioni sportive, ma soltanto sottolineare l’importanza e l’urgenza di un provvedimento. Continueranno le discussioni col CONI anche prima del Consiglio dei Ministri previsto per le 18:00 di oggi. La cosa più probabile è che si continui a dialogare, in attesa di un accordo tra le parti che possa mettere d’accordo tutti.