Serie A, arrestato il Procuratore capo dell’AIA: il motivo
Notizia sconvolgente nel mondo del calcio italiano. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport Rosario D’Onofrio il procuratore capo dell’Aia, l’associazione degli arbitri italiani, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza in seguito all’operazione della Dda milanese per traffico internazionale di droga. Già oggi il presidente dell’AIA Trentalange avrebbe annunciato le dimissioni di D’Onofrio senza spiegarne il motivo. L’ormai ex-Procuratore Capo era stato scelto dalla nuova gestione Trentalange, ma già lo scorso 28 ottobre era stato deferito dalla Procura Figc per non aver aperto un fascicolo sulla protesta di Avalos sul conteggio dei voti.
Arrestato il Procuratore capo dell’AIA
Secondo quanto riferito dalla Gazzetta, le indagini condotte dalla Dda dal 2019 al 2021 hanno portato a 42 arrestati (italiani, albanesi e spagnoli) che avrebbero introdotto in Lombardia oltre sei tonnellate di marijuana e hashish. Tra questi c’è anche D’Onofrio. Durante l’operazione è stata sequestrata quasi mezza tonnellata di droga, più mille ricariche per sigarette elettroniche a base di cannabinoidi.
D’Onofrio è anche un’ex ufficiale dell’esercito italiano e le accuse riportano che, durante il periodo di lockdown, girava libero per portare a termine i carichi di stupefacenti. Adesso Trentalange dovrà trovare un nuovo Procuratore dopo l’arresto di D’Onofrio.