Serie A, allenatori flop 2023: Andrea Sottil
Anche l’ex tecnico dell’Udinese Andrea Sottil, al netto di un avvio incoraggiante della sua avventura friulana, si è rivelato essere, nel corso di questo 2023, uno degli allenatori flop della Serie A.
La storia fra Andrea Sottil e l’Udinese era iniziata nel migliore dei modi, con vittorie importantissime ed un’avvio di stagione (quella passata) che aveva dipinto i bianconeri del Friuli come una delle potenziali grandi sorprese del campionato. Con il passare dei mesi, tuttavia, il suo progetto è scivolato inesorabilmente in un baratro dal quale non è più riuscito ad uscire, complici diverse complicazioni di svariato genere. Quella di Sottil a Udine è stata una storia di false speranze e di ciò che poteva essere ma non è stato, in cui le tante ombre hanno purtroppo dominato sulle pochissime luci.
Serie A, gli allenatori flop del 2023: Andrea Sottil
Ma cosa non ha funzionato? Di risposte ce ne possono essere diverse, ma il comune denominatore potrebbe essere identificato nell’incapacità, dal punto di vista mentale, da parte della squadra di reagire alle avversità del cammino, ma questo non è l’unico fattore ad essere imputabile. Nel corso della sua avventura friulana, Sottil ha mostrato idee e concetti interessanti, ma spesso non è riuscito a venire a capo dei problemi della rosa e la gestione dei momenti difficili è stata tutt’altro che impeccabile. Va però doverosamente detto, in sua difesa, che gli infortuni hanno spregevolmente maledetto questa sua piccola parentesi di carriera, ed hanno inevitabilmente condizionato, alla lunga, i risultati della squadra. Sottil ha perso il suo uomo decisivo in attacco (Deulofeu) dopo appena pochi mesi, e di fatto non lo ha più ritrovato. Nel corso delle ultime due stagioni si sono inoltre susseguiti problemi di natura fisica in tante zone di campo chiave per il suo gioco, specialmente gli esterni.
Quella di Andrea Sottil all’Udinese, dunque, è stata una storia certamente poco fortunata, al netto degli errori che sono stati commessi. L’Udinese non aveva di certo lo spessore e la rosa per poter stare in zona Europa, ma il tracollo qualitativo che ha messo in luce nel corso dei mesi va ben al di sotto di quelle che sono le capacità della squadra, ed una scossa, purtroppo, era diventate necessaria.