La Serie A deve prepararsi a salutare le agevolazioni fiscali portate dal Decreto Crescita, come riportato su “Tuttosport”.
La sessione di calciomercato estiva del 2021, infatti, dovrebbe essere stata l’ultima ad aver dato ai club la possibilità di ingaggiare calciatori e allenatori residenti all’estero nei due anni precedenti approfittando di una tassazione agevolata. Ora, a partire dalla prossima sessione di mercato invernale, le cose dovrebbero cambiare.
I vantaggi del Decreto Crescita previsti per le società italiane consistono nell’offrire ai calciatori ingaggi netti più alti, a parità di stipendio lordo, rispetto ad altri campionati nazionali. In diversi hanno beneficiato di questa situazione: dall’Inter con Lukaku fino alla Juve con De Ligt passando per il Milan con Ibrahimovic.
Approfittando di questa situazione, però, diversi club hanno “riempito” diverse squadre della Primavera con giovani calciatori stranieri. Proprio questa situazione ha spinto l’Assocalciatori a chiedere al Governo la rimozione dell’agevolazione.
Questa richiesta è soprattutto per non penalizzare eccessivamente i calciatori italiani e di conseguenza i CT delle Nazionali.
Anche il sindacato dei calciatori è convinto che la richiesta verrà accettata dal Governo, convertendo il decreto fiscale o con la legge di Bilancio.
L’agevolazione fiscale dovrebbe sparire entro la fine del mese di dicembre e, quindi, il prossimo mercato invernale non permetterà ai club di usufruire di tale opzione. C’è un po’ di malcontento tra le varie squadre di Serie A ma l’AIC considera che nei prossimi interventi governativi ci siano già alcune norme che andranno ad aiutare economicamente le società.
L’unica cosa certa è che il regime continuerà ad essere applicato sui contratti in essere.