Serie A: a Monza resiste l’equilibrio, Fiorentina avanti a Genova al 45′

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(Photo by Simone Arveda/Getty Images)

Dopo la vittoria del Bologna contro il Torino all’ora di pranzo, si stanno giocando altre due partite della 13ª giornata di Serie A. Al Brianteo è ancora 0-0 tra Monza e Verona con gli scaligeri, però, in dieci uomini. Più movimentata la gara del Ferraris con la Fiorentina in vantaggio per 0-1 sulla Sampdoria grazie ad un gol di Bonaventura al 4′.

Il pomeriggio di Serie A: il primo tempo di Monza-Verona

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Al Brianteo i ritmi sono blandi per metà della prima frazione dove si sottolineano solo l’ammonizione prematura di Izzo al 4′ e quella di Gunter al 19′. Bocchetti, però, al 18′ deve rinunciare ad un elemento fondamentale come Faraoni che si infortuna. Il tecnico scaligero ne approfitta per spostare sulla fascia Depaoli ed inserire Lasagna. Al 24′ arriva la prima svolta della partita. Magnani, ultimo uomo, entra in ritardo su Mota Carvalho: l’arbitro lo ammonisce, ma dopo l’OFR arriva l’espulsione per il difensore. Nonostante la superiorità numerica, i brianzoli non riescono a guadagnare terreno e il primo tempo si conclude sulla parità.

 

I primi 45′ di Sampdoria-Fiorentina

 

Viola subito cinici al Ferraris e alla prima occasione passano con la rete di Bonaventura al 4′ che sfrutta da posizione favorevolissima un cross di Dodò da appoggiare in rete da pochi passi. La Sampdoria prova a rispondere, ma non riesce a tirare in porta. Al 25′ arriva il primo giallo del match per Leris che era diffidato e salterà il Torino. Cinque minuti dopo, però, Audero in ritardo su Jovic che lo anticipa su un cross e l’arbitro indica il dischetto del rigore. Il VAR, però, richiama Marinelli che cambia la sua decisione e annulla il rigore. Al 33′ dopo uno scontro ad avere le conseguenze peggiori è Amione che si accascia ricoperto di sangue sul volto ed è costretto al cambio. Regge l’equilibrio nonostante un clima teso che ha spezzettato notevolmente il gioco. Dopo un recupero extralarge di 7 minuti in cui non succede nulla di rilevante, se non un tiro pericoloso di Caputo deviato in angolo, le squadre tornano negli spogliatoi.