Serie A

Serie A, a caccia di rigoristi: novità e gerarchie da Lukaku a Zielinski

Le gerarchie legate ai rigoristi delle squadre di Serie A cambiano di partita in partita, ecco tutte le novità sui tiratori, da Lukaku a Zielinski.

Come spesso accade, soprattutto negli ultimi anni dopo l’avvento del VAR, i calci di rigore sono sempre più una risorsa fondamentale per tutte le squadre, che con un tiro dagli undici metri possono indirizzare le partite da un momento all’altro in positivo o in negativo. Anche nel campionato di Serie A in queste prime 12 partite disputate, SOSFanta ha avuto modo di analizzare le gerarchie in merito ai rigoristi di ogni squadra, per come sono cambiate nel tempo o confermate nelle ultime settimane. Da Lukaku a Zielinski, passando per Lautaro e Muriel, ecco le novità per quanto riguarda i tiri dal dischetto nel massimo campionato italiano.

Rigoristi Serie A, le certezze dal dischetto: da Nico Gonzalez a Calhanoglu

Photo by: Getty Images

I tiri dal dischetto sono un fattore molto importante per tutte le squadre in Serie A, motivo per cui molte di queste hanno scelto i propri rigoristi già prima dell’inizio della stagione, confermandoli poi giornata dopo giornata in base all’andamento. Andando in ordine, il primo tiratore sicuro del proprio ruolo nelle gerarchie è Francesco Caputo, che con l’Empoli ha dimostrato di essere una vera e propria certezza dagli undici metri, con Mattia Destro pronto a prendere il suo posto in caso di assenza. Successivamente troviamo Nico Gonzalez, tiratore designato da Vincenzo Italiano per i rigori assegnati alla Fiorentina fin dall’inizio di questo campionato, e che ha ripagato le scelte dell’allenatore in più occasioni.

Per quanto riguarda l’Inter non ci sono dubbi sul calciatore che deve presentarsi sul dischetto, ovvero Hakan Calhanoglu. Il centrocampista turco è diventato un perno della rosa di Inzaghi, anche grazie alla sua sicurezza dagli undici metri, spesso fondamentale in questo avvio di stagione insieme a Lautaro Martinez. Anche alla Juventus sono sicuri delle proprie scelte, Dusan Vlahovic è l’uomo designato da Massimiliano Allegri per i calci di rigore, nonostante l’errore contro l’Empoli a settembre. Parlando della Lazio è difficile immaginare un penalty tirato da un calciatore che non sia Ciro Immobile, che quest’anno ne ha realizzati due su due, uniti ai 74 siglati in carriera.

Stesso discorso anche per il Milan, che ha individuato già da tempo in Olivier Giroud il rigorista designato. Lui è il primo della lista di Stefano Pioli e in questa stagione ha avuto modo di segnarne già tre. In casa Monza la certezza si chiama Matteo Pessina, uomo chiave nel centrocampo di Raffaele Palladino, e una vera sentenza dal dischetto con ben 10 rigori segnati su 10 tirati. Se si pensa al Sassuolo non si può non considerare Domenico Berardi, tra i migliori rigoristi dell’intero campionato e confermatissimo dal dischetto. Anche il Torino ha il suo uomo designato, ovvero Duvan Zapata, nonostante la presenza di Sanabria alle sue spalle nelle scelte. L’ultimo sicuro di presentarsi sempre per calciare il penalty è Roberto Pereyra, come rivelato da Cioffi dopo l’ultima partita dell’Udinese.

Serie A, i dubbi dal dischetto: da Zielinski a Dybala

Photo by: Getty Images

Allo stesso tempo ci sono anche delle squadre che non hanno una strategia precisa quando si tratta di calciare dagli undici metri. Soprattutto all’interno di una rosa con tanta qualità è difficile scegliere i rigoristi senza commettere errori, così spesso la decisione viene lasciata ai giocatori in campo. Questo può essere il caso del Napoli, tra le squadre che hanno variato di più dagli undici metri anche nella scorsa stagione. Osimhen e Zielinski sono senza dubbio i calciatori più adatti a presentarsi dal dischetto, senza tenere conto della presenza di Kvaratskhelia che in questa stagione non ne ha tirato ancora nemmeno uno. Mazzarri sarà in grado di stilare una lista precisa solo dopo averli osservati in allenamento in queste settimane.

Anche nella rosa della Roma può sorgere il dubbio su chi si presenterà dagli undici metri per tirare i rigori. Generalmente il calciatore designato da Mourinho è Paulo Dybala, ma i continui problemi fisici dell’argentino potrebbero lasciare spazio a Lukaku. Alla Salernitana la situazione è simile, sono due i giocatori con più qualità che possono alternarsi dal dischetto, ovvero Dia e Candreva. Il senegalese è una sentenza con 8 rigori segnati su 8, ma l’esterno ha una grande esperienza dalla sua che potrebbe condizionare la scelta.

Per quanto riguarda il Verona la scelta è sicuramente più ampia, Marco Baroni può contare su tre rigoristi di tutto rispetto. Si tratta di Duda, Bonazzoli e Djuric, tutti con statistiche molto importanti dal dischetto e candidati al posto di primo tiratore scelto dall’allenatore. Situazione pressoché identica per quanto riguarda il Cagliari, dove Ranieri può scegliere senza particolari problemi tra Viola, Nandez e Mancosu. Allo stesso tempo anche Petagna, al rientro, può essere la prima scelta del tecnico rossoblù.

Al Bologna le gerarchie sembrano ben definite, Zirkzee è l’ultimo in ordine di tempo ad aver segnato dagli undici metri, mentre gli altri rigoristi in lista sono Orsolini e Ferguson, entrambi con ottime percentuali realizzative in carriera. All’Atalanta la scelta è inevitabilmente condizionata dalla presenza in campo di Luis Muriel, se il colombiano gioca allora sarà lui ad andare dal dischetto. Alle sue spalle Koopmeiners, Scamacca e Lookman sono destinati a lottarsi il posto in base al momento della partita e alle sensazioni personali.

Stesso discorso vale anche per il Genoa, con Retegui in campo le scelte sono già delineate, ma Gudmundsson potrebbe scalare posizioni. Al Frosinone si aspetta il ritorno di Harroui, tiratore designato di Di Francesco, con Cheddira pronto a calciare dal dischetto in sua assenza. La situazione al Lecce prevede una lotta a due tra Strefezza e Krstovic, con il secondo in leggero vantaggio in virtù delle gerarchie di D’Aversa sui rigoristi.

 

Share
Published by
Mirko Torre