Anche in questo venerdì, dove si scenderà già in campo in Serie A, vogliamo farvi compagnia nella marcia d’avvicinamento alla settima giornata del massimo campionato italiano. Vi riproponiamo dunque la nostra rubrica, dove prendiamo in esame quella che secondo noi sarà la partita più intrigante del weekend di Serie A.
Per questa giornata abbiamo optato per Atalanta-Inter. Il match tra gli orobici e gli interisti non può esser perso per alcun motivo. Le due squadre scenderanno in campo nella giornata di domenica alle ore 15.00 all’ombra del Gewiss Stadium. Ci aspettiamo una partita scoppiettante, ricca di gol e di grandi giocate: attendiamo un match che ci faccia eliminate i brutti pensieri fatti in queste ultime settimane sulle due compagini in questione.
Nella sua storia recente l’Atalanta non ha forse mai attraversato un periodo di crisi così intenso. La squadra di Gasperini ha vinto due partite nelle ultime 6 giocate contro Crotone e Midtjylland: uscita sconfitta contro Napoli, Sampdoria e Liverpool, la Dea ha subito 15 gol nelle ultime 6 partite tra Serie A e Champions e ne ha segnati 10. Quest’ultimo è un numero ben al di sotto delle aspettative ed è per questo motivo che un campanello d’allarme è suonato in maniera concreta nella testa di Gasperini.
Urge una reazione decisa e convinta di una squadra che sembra aver perso smalto e lucidità, nonché anche un po’ di terreno per quanto concerne la forma fisica. Gli orobici non coprono il campo come ci hanno abituato a fare in questi anni e molto può dipendere sia dalla condizione psicofisica ma anche dalla mancanza di calciatori come De Roon e Gosens, a dir poco fondamentali per la squadra di Bergamo.
Nella Dea a rischio la presenza dall’inizio sulla fascia destra di Hateboer, che giovedì ha lavorato a parte a Zingonia al pari di Romero e degli infortunati De Roon e Gosens. Questi ultimi due non saranno sicuramente disponibili per la partita di domenica.
A destra resta in preallarme Depaoli mentre a sinistra sarà confermato Mojica. In difesa spazio a Sutalo che potrebbe far rifiatare Toloi, con il primo dovrebbero poi completare il reparto Palomino e Djimsiti. In mediana ancora spazio a Freuler e Pasalic, con Malinovskyi che dovrebbe accomodarsi inizialmente in panchina.
In attacco potrebbe esserci Ilicic con Gomez e Zapata, solo panchina per Muriel e Lammers.
Anche l’Inter non se la sta passando benissimo e la trasferta ostica di Bergamo non è di certo l’ideale per la compagine di Conte in questo momento. Dopo il pareggio con il Parma e la sconfitta con il Real Madrid, la squadra nerazzurra si affaccia alla partita con gli orobici da sesta in classifica, ad un solo punto proprio dall’Atalanta.
La compagine di Milano arriva però da 7 partite non proprio giocate in maniera eccelsa, dove ha racimolato addirittura una sola vittoria (contro il Genoa in campionato): in totale 10 gol presi e 8 fatti per un gruppo che sta perdendo la sua consueta solidità difensiva e che mostra diverse lacune in fase offensiva.
L’errore che si potrebbe commettere più facilmente è pensare che la siccità offensiva possa derivare dall’assenza di Lukaku e invece la metà dei gol fatti sono arrivati quando lui in campo non c’era. Ciò che manca a questa squadra senza Lukaku è una guida, un punto di riferimento che riesca a gestire anche solo mentalmente i propri compagni, sia in Serie A che in Champions League. Manca un calciatore che riesca a dare fiducia alla squadra, che difenda palla in momenti difficili e che riesca poi gestirla nel migliore dei modi.
Contro l’Atalanta il belga potrebbe non esserci, ma l’Inter non potrà permettersi di deludere ancora.
In attesa di capire se Lukaku riuscirà ad esserci, l’Inter ha recuperato Sanchez e Skriniar.
Qualora Lukaku non riuscisse a recuperare in tempo, in attacco con Lautaro potrebbe esserci Sanchez, seppur non al massimo della forma. Sulla trequarti ancora fiducia a Barella con Vidal e probabilmente Gagliardini, favorito su Brozovic, a fare da schermo dinanzi alla difesa. Sulle fasce insidiati Hakimi e Young, al momento in vantaggio però rispettivamente su Darmian e Perisic. In difesa ci dovrebbero essere d’Ambrosio, De Vrij e Bastoni, con Skriniar e Kolarov pronti ad entrare in caso di necessità.
Dalla panchina Eriksen, in porta naturalmente ancora Samir Handanovic.