Serie A 2023-2024, le novità: dai maxi recuperi alla lotta contro il razzismo
Nella stagione 2023-2024 della Serie A, oramai alle parte, saranno introdotte alcune nuove regole e novità riguardo alla gestione delle gare da parte degli arbitri. In questo articolo andremo a vedere le principali novità previste per la prossima stagione.
Lotta contro il razzismo – Gli arbitri avranno il compito di fermare immediatamente il gioco al primo segnale di razzismo da parte dei tifosi o di chiunque altro soggetto coinvolto nello stadio. Non si aspetterà più, quindi, l’annuncio dell’altoparlante per prendere questa decisione. L’obiettivo è fermare il gioco e non permettere che il razzismo rovini l’atmosfera delle partite di calcio. Tutti ricorderanno le polemiche negli anni passati per cori vergognosi in alcune delle partite disputate nel nostro campionato. Insomma, un grande segnale.
Recuperi extra-large – Saranno introdotti recuperi più consistenti per contrastare le perdite di tempo in campo. Se ci saranno festeggiamenti o azioni che portano a perdite di tempo, i minuti di recupero saranno aumentati in base alla situazione. Questo è stato raccomandato dopo l’esperienza del Mondiale e si prevede che i minuti di recupero siano più significativi rispetto agli anni precedenti.
Arbitri giovani nei grandi match – Con l’addio di arbitri esperti come Orsato, Irrati e Valeri, la Serie A sarà costretta a designare arbitri più giovani anche per le partite più importanti. Questo darà opportunità alla generazione dei trentenni di dimostrare le proprie capacità in incontri delicati. L’introduzione di arbitri giovani nei match di rilievo rappresenta anche un passo verso la professionalizzazione e l’innovazione del ruolo arbitrale.
Maggiori tutele per gli arbitri – Gli arbitri riceveranno maggiore sostegno da parte delle autorità calcistiche per far rispettare le decisioni prese in campo. Saranno più severe le sanzioni contro le proteste e le dimostrazioni smodate di dissenso da parte di allenatori e calciatori. Questo viene fatto anche per dare un segnale sociale di rispetto nei confronti degli arbitri, soprattutto nei confronti dei giovani fischietti che spesso subiscono violenze nei campionati minori e giovanili.