Prandelli: “Non sarò un problema per la Fiorentina”

Prandelli: “Non sarò un problema per la Fiorentina”

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Cesare Prandelli ha presentato in conferenza stampa la partita di domani contro il Torino, valevole per la 20a giornata del campionato di Serie A. Queste le dichiarazioni del tecnico della Fiorentina: “Dobbiamo continuare a mettere in campo la nostra mentalità. Se uno pensa di dare una mentalità provinciale, perdi la qualità e non va bene. Domani affronteremo una squadra completamente diversa rispetto al recente passato. Sarà una partita molto delicata. È normale che ci siano pensieri pessimistici ma le scelte sono state dettate da una programmazione e si inizia a pensare al futuro”.

Sulle aspettative: “Non siamo poi così lontani dalla zona calda e non mi fido. Voglio prestazioni, prestazioni e prestazioni. Se diamo continuità ai risultati potremo anche pensare con sicurezze in più rispetto a certe giocate”.

Sui pericoli granata: “Zaza ha ritrovato una condizione importante oltre al consueto pericolo che rappresenta Belotti. È una squadra molto fisica, che verticalizza e non ti fa ripartire. Noi dovremo trovare i tempi di aggressione e di uscita. Così potremo metterli in difficoltà”.

Su Kokorin e Malcuit: “Sono due giocatori che hanno bisogno di trovare la condizione senza pressioni. Ci aiuteranno molto perché hanno potenza e mentalità. Sono giocatori che nella scelta abbiamo avuto anche una certa programmazione”.

Su Eysseric: “Era demotivato quando sono arrivato ma lo considero un giocatore di qualità e lo abbiamo recuperato mentalmente e fisicamente. Ci verrà molto utile, ha personalità e qualità. Sono molto contento che lo abbiamo recuperato”.

Sul suo futuro: “Non sarò mai un problema per la Fiorentina. Darò sempre la mia disponibilità a 360° e poi le scelte le farà la società”.

Sullo spogliatoio: “La squadra sta lavorando bene. Non ci sono tensioni particolari. Ovviamente ci sono dei momenti, quando arrivano delle richieste, di confronto dove spieghiamo perché non accettiamo delle proposte. Ma il giorno dopo il calciatore si rimette la nostra bella maglia e torna a lavorare con noi, punto”.