La Juventus non delude le aspettative e archivia la pratica Crotone con un convincente 3-0. A decidere il posticipo della 23a giornata di Serie A è la doppietta di Cristiano Ronaldo nel primo tempo e il sigillo finale di McKennie nella ripresa. I bianconeri agguantano così il terzo posto, a otto punti di distacco dalla capolista Inter ma con una partita ancora da disputare, quella contro il Napoli. La quinta sconfitta consecutiva pesa molto per le sorti dei calabresi, sempre più ultimi in classifica
Il Crotone scende in campo con l’obiettivo di contenere la foga bianconera e rallentare i ritmi di gioco. Ci riesce per mezz’ora, spingendosi anche in avanti e sfiorando il vantaggio grazie alle giocate di Messias e Reca. La Juventus prende le misure ed esce dal guscio con Cristiano Ronaldo, che sbaglia un gol già fatto, e de Ligt che calcia sul fondo una ghiotta occasione. C’è spazio anche per Ramsey, il quale impatta bene di testa ma trova la straordinaria opposizione di Cordaz sulla traversa. L’assedio bianconero trova la sua piena realizzazione al 38′, quando CR7 si inserisce tra le maglie rossoblù e manda in rete il cross dalla sinistra di Alex Sandro. Colpo di testa chirurgico quanto quello avvenuto in pieno recupero: il fuoriclasse portoghese salta più in alto di tutti e fa 2-0.
La ripresa inizia in favore del Crotone, che si affida ai numeri di Messias per accorciare le distanze sul tabellino: il suo tiro, però, è fuori misura. Una semplice scintilla capace di svegliare la Juventus. Al 63′ Cristiano Ronaldo assapora il gusto della tripletta, ma l’arbitro Marini non giudica da rigore il presunto fallo subito e non concede al portoghese la possibilità di calciare dal dischetto. Nessun problema, perché tre minuti più tardi McKennie sfrutta un rimpallo favorevole e, a due passi dalla porta, libera un sinistro violento alle spalle di Cordaz. I tre punti sono in saccoccia e l’eccessivo rilassamento porta il Crotone a conquistare terreno. La rimonta è pressoché impossibile, ma la squadra di Stroppa si avvicina al gol della bandiera con Simy: l’incornata dell’attaccante all’89’ è debole e finisce tra le braccia dell’eterno Buffon. Cala il sipario sull’Allianz Stadium.