Sebastian Giovinco: riflessioni scudetto e nuova carriera alla Juventus
Che fine ha fatto Sebastian Giovinco, ex giovane prodigio del calcio italiano? Le previsioni per lo scudetto e la nuova carriera.
Calciatori durati, nei fatti, nei ricordi dei tifosi e degli appassionati pochissimi anni. Profili persi di vista troppo presto, consacrazioni nei fatti mai arrivate a compimento. La storia del calcio italiano è piena di racconti, di singole esperienze che danno poi, nei fatti, la cifra di cosa vuol dire, realmente restare impressi, come immagine, appunto, nella memoria collettiva. In alcuni casi l’attesa per lo sbocciare di un nuovo profilo, un nuovo calciatore, è qualcosa di incredibilmente soddisfacente, in altri, la presunta o autentica disfatta, in quanto a prospettive massime hai il potere dell’amaro, del boccone indigesto. Sebastian Giovinco, per molti, tifosi o semplici appassionati ha rappresentato una speranza, a volte incerta, ma in ogni caso una sorta di sogno.
La trafila nei vari settori giovanili, la Juventus nel destino e le prime esperienze, quelle che fortificano, che temprano. La prima tappa è Empoli, dove Sebastian Giovinco di fatto si fa notare. Un esile gazzella che sguscia via da qualsiasi marcatura, esile per l’appunto, alla vista, addirittura troppo. Le prime immagini del suo calcio si perdono nelle taglie sempre troppo grandi, all’apparenza, delle varie divise da gioco. Poi i colpi di genio, assist, gol, giocate importanti. Il ritorno alla Juve si rende, di fatto obbligatorio. Non andrà bene cosi come sperato. Arriva a Parma, dove tutto sommato si fa notare per quelle che del resto sono le sue caratteristiche, visione di gioco, tecnica, classe, discreta capacità di cercare il gran gol, sempre.
Sebastian Giovinco: la fortuna cercata all’estero e il ritorno, incolore, in Italia
Tappa successiva l’estero, tra nuovi progetti e ingaggi ultra milionari. Prima i canadesi del Toronto FC, dove militerà per quattro anni, tra grandi prestazioni e valanghe di gol e poi l’Arabia, con l’Al Hillal, esperienza di certo meno fortunata. Nel 2022 Giovinco torna in Italia, alla Sampdoria, solo due presenze in campionato e nient’altro. In Nazionale, quella maggiore, perché le giovanili le fa praticamente tutte, 1 gol in 23 presenze. Successivamente, il ritiro, di fatto, dai campi di gioco e l’inizio di una nuova avventura.
Spesso accostato a diverse squadre, tra l’Italia e l’estero nel corso degli anni successivi all’ultima esperienza in Serie A, Giovinco è di fatto rimasto sempre senza contratto, fino all’inizio di una nuova fase. Il ritorno a Toronto è scandito da un preciso incarico, ancora alla Juve, con l’ingresso nella Juventus Accademy della città canadese. Un ruolo di prestigio, l’immagine del club da mostrare e raccontare alle nuove leve. Di poche settimane fa una breve intervista, in cui torna a parlare dei Serie A e fa un nome per quel che riguarda la prossima vincitrice dello scudetto, l’Inter. Inoltre, immagina il successore di Max Allegri alla Juve, Thiago Motta. Il gusto per le belle storie, insomma, resta intatto.