Se resta Allegri io me ne vado: alla Continassa esplode il patatrac | Richiesta ufficiale di cessione

conferenza stampa allegri

Photo by Getty Images, calcioinpillole.com

Momento non proprio idilliaco in casa Juventus, che ha perso il secondo posto e s’interroga sul futuro di Max Allegri. L’aut aut.

Strano davvero il calcio, uno sport dove si passa dagli applausi e striscioni ai fischi in poco più di quarantacinque minuti. È successo questo a Max Allegri dopo Juventus-Atalanta, un’altra rimonta subita e un 2-2 che non è bastato per tenersi stretto il secondo posto, importante perché dà diritto alla Final Four di Supercoppa italiana, soldi (non pochi) annessi.

“Solo tu, 1000 e più… immenso Allegri”. Recitava uno striscione della Curva Sud prima della sfida dello Stadium. A fine primo tempo si sentivano solo i fischi all’indirizzo in primis dell’allenatore livornese.

La dirigenza bianconera non può far finta di nulla, deve mettere in conto anche il forte malumore di una parte della tifoseria nel momento in cui dovrà scegliere a fine stagione se continuare con Allegri fino al 2025, anno di scadenza di contratto, oppure anticipare i tempi.

Allegri in, Allegri out. Con tanto di Hashtag, ormai non si parla d’altro. Eppure la Juventus nelle ultime due uscite non ha per niente giocato male. Sia contro il Napoli che contro l’Atalanta si è visto un gioco propositivo, con tante occasioni da gol create ma non sfruttate, eppure non basta per togliere ad Allegri l’etichetta del difensivista.

Una divisione interna

La divisione che c’è su Allegri, a quanto pare è anche all’interno dello spogliatoio stesso. Si è parlato tantissimo degli attriti tra l’allenatore livornese e Federico Chiesa, anche se ultimamente il nazionale azzurro sembra tornato ai livelli di quello ammirato agli Europei.

Ora ci sarebbe un altro caso che vede coinvolto ancora una volta Max Allegri e un esterno bianconero che non sta affatto ripetendo quanto di buono espresso nelle passate stagioni, dove si era messo in evidenza prima di finire nell’anonimato.

Filip Kostic
Filip Kostic, centrocampista esterno della Juventus – ansa – calcioinpillole

Separazione a fine giugno

Fatta eccezione per Cambiaso e, volendo, l’adattato Weston McKennie, c’è un problema sulle corsie laterali in questa Juventus. Kostic e Weah hanno subito una preoccupante evoluzione. Il serbo, in particolare è stato un punto fermo per Allegri, ma ora non lo è pià.

Contro l’Atalanta è rimasto nuovamente in panchina per tutta la partita. “Scelta tecnica, Iling sta facendo bene. Kostic è un giocatore importante e Iling ha fatto un buon secondo tempo”. Allegri la sbriga così, ma i numeri dicono altro: La panchina di Napoli, l’assenza con l’Atalanta non sono un caso, il serbo ha già dimostrato di non essere totalmente adatto nemmeno un ipotetico 4-3-3 in caso di cambio di guida tecnica sulla panchina della Juventus. Inutile restare, soprattutto se dovesse rimanere Max.