Se perdi domenica ti dobbiamo esonerare: allarme rosso in Serie A | Salta anche la sua panchina
Il percorso dell’allenatore è legato ovviamente ai risultati. Vietato sbagliare già dal prossimo impegno di campionato.
Una situazione che si fa sempre più complicata col passare delle giornate e con quei punti che non arrivano. Il mondo del calcio ha poco da spartire con l’equilibrio e i giudizi a volte pesano molto di più dei gol incassati o delle sconfitte sul campo.
Se in altre realtà che lottano per lo stesso obiettivo la ruota si è fermata, anche in questo caso sono in corso delle riflessioni per capire se andare avanti o meno. Si è arrivati così alla classica “fiducia a tempo”. La società crede nelle qualità del tecnico ma il prossimo appuntamento è già cerchiato in rosso sul calendario.
La prossima gara potrebbe essere decisiva per stabilire le sorti del tecnico. La classifica è parecchio deficitaria e nelle ultime 5 partite è arrivata soltanto una vittoria. Troppo poco per stare tranquilli ed escludere un ribaltone improvviso.
La città è molto affezionata a un tecnico che ha dimostrato con i fatti di dare tutto per la causa. A volte però non basta e un episodio in particolare spiega esattamente il momento che sta affrontando lo spogliatoio. Ecco che cosa è successo e perché i sardi hanno ancora qualche residua chance di centrare l’obiettivo più importante.
Il retroscena
Le dimissioni, a quanto pare, erano già arrivate dopo la gara persa in casa contro la Lazio. Il pomeriggio che ha restituito al calcio italiano Ciro Immobile ha coinciso con la crisi del Cagliari, sempre più giù in classifica.
La posizione del tecnico dei sardi Claudio Ranieri si fa sempre più complicata. Se a Salerno, club quasi spacciato nella lotta salvezza, la dirigenza ha cacciato Pippo Inzaghi e chiamato Fabio Liverani, a Cagliari il tempo sta per scadere anche per l’allenatore romano.
Occhio al fattore psicologico
La prossima gara contro l’Udinese rappresenta già uno spartiacque fondamentale per il Cagliari e il suo tecnico. I friulani, galvanizzati dalla convincente vittoria contro la Juventus, potrebbero persino sottovalutare l’appuntamento.
I sardi proveranno a mettere in difficoltà i bianconeri e ottenere quei punti che dovrebbero far cambiare umore e spirito a una squadra in seria difficoltà. Solo attraverso un netto cambio di marcia la rimonta può essere considerata possibile. Per il presidente del Cagliari Giulini cacciare l’allenatore su cui ha investito molto (anche da un punto di vista emotivo) sarebbe la sconfitta più grande.