“Se chiama la Juve dico si”: vuole tornare a tutti i costi | Trattativa per gennaio
Il giocatore non ha dimenticato i vecchi tempi con la maglia bianconera. A Torino lo aspettano tanti amici e non solo.
Una volta che si indossa quella maglia, da un certo punto di vista, resta addosso quella sensazione di orgoglio. La casacca della Juventus è speciale e per molti giocatori è diventata una seconda pelle. Le dinamiche del mercato o le necessità del momento possono soltanto allontanare un giocatore dal suo sogno.
Da Torino sono passati tanti campioni, molti dei quali hanno aiutato il club bianconero a primeggiare in Italia e a spingersi il più in alto possibile nel mondo. A poche ore dal derby d’Italia il club starà pensando ai vecchi successi, in attesa di vivere il match più importante.
Il dna vincente della Juventus impone una gara votata all’attacco e il tentativo, nell’anno senza le coppe, di restare attaccati all’Inter in vetta alla classifica fino alla fine. I nerazzurri partono favoriti ma la Juventus giocherà questa importante sfida davanti ai propri tifosi.
Un vantaggio non da poco quando di fronte a te arrivano Lautaro Martinez e Thuram, una coppia che spaventa Massimiliano Allegri. I bianconeri metteranno in campo tutto l’orgoglio per cercare un risultato positivo.
Occasione da non perdere
L’Inter cerca la vittoria della prima fuga stagionale. Al momento i nerazzurri hanno due punti di vantaggio sui rivali di sempre. Per la banda Allegri questa invece è un’occasione imperdibile per testare le proprie ambizioni e provare a dare un senso compiuto a questa stagione.
Le incognite non mancano, a partire dallo scherzo del calendario. Dopo la sosta per le nazionali infatti un big match del genere può caricarsi ancora di più di incertezza. Chi avrà più voglia di fare sua la gara troverà di fronte a sé un’autostrada.
L’avrebbe voluta giocare anche lui
Federico Benardeschi ha parlato alla Gazzetta dello Sport del derby d’Italia e del suo amore per il bianconero. Ecco le sue parole. “La Juve deve giocare con leggerezza, senza precludersi niente”. Fu proprio l’ad Marotta a portare a Torino l’ex talento della Fiorentina, periodicamente al centro del mercato.
Un ritorno alla Juventus sarebbe fantascienza? “Alla Juve sono diventato un uomo e un giocatore di livello – ammette Bernardeschi -. Un pezzo del mio cuore è rimasto lì. Per la Juve io ci sarò sempre e poi ho casa a Torino…”. Il Football Director Cristiano Giuntoli ci sta già facendo un pensierino.