Scontro Agnelli-Conte, la procura apre un’inchiesta: ecco cosa rischiano
Il triste episodio dello scontro tra il presidente della Juventus Agnelli e l’allenatore dell’Inter Conte rischia di avere strascichi giudiziari. La Procura Federale, infatti, ha aperto ieri un’inchiesta convocando il quarto ufficiale di Juventus-Inter Daniele Chiffi. La sua testimonianza, infatti, sarà fondamentale per capire ciò che è effettivamente successo dato che il referto arbitrale non ha fatto alcun riferimento all’accaduto. Si tratta della seconda inchiesta federale in questa edizione della Coppa Italia tutt’altro che tranquilla.
Le possibili conseguenze
L’indagine della FIGC potrebbe portare a tre strade. La prima è il mantenimento dello status quo, ovvero, non evidenziare nulla di particolamente grave tale da produrre conseguenze giuridiche. La seconda è una multa per entrambi i protagonisti della vicenda senza dimenticare, però, anche il ruolo svolto da Paratici ed Oriali. La sanzione più importante potrebbe essere l’inibizione di Agnelli e una breve squalifica per Conte (due giornate). Il fatto che nelle offese udite non ci siano insulti razzisti nè discriminatori farebbe limitare le conseguenze a queste tre. Tuttavia, sarà fondamentale cosa dirà Chiffi al procuratore federale Chiné e cosa produrranno i materiali audiovisivi che verranno usati per chiarire la vicenda.
Gli articoli contestati
Agnelli, Conte, Paratici ed Oriali rischiano la contestazione di due articoli del Codice di Giustizia Sportiva. Innanzitutto l’articolo 39 “condotta gravemente antisportiva” che come conseguenza avrebbe l’inibizione almeno per un mese per i dirigenti e la squalifica almeno per due gare per il tecnico nerazzurro. Il secondo è l’articolo 4 per quanto concerne i “principi della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva”.
La soluzione della vicenda rischia di non arrivare in tempi celeri come quella riguardante Ibrahimovic-Lukaku. Tuttavia, è arrivato il momento che il calcio italiano inizi a dare una buona immagine di sè agli spettatori e all’estero. Gli scontri ci sono sempre stati, senza pubblico, però, forse è il caso di mantenere un maggiore controllo.