Schelotto: “Sono pronto a tornare in Italia, aspetto una chiamata”
Ezequiel Schelotto è pronto a rientrare in Italia. L’esterno che ha vestito diverse maglie, fra cui quella dell’Inter, si confessa in una intervista concessa al sito di Gianluca Di Marzio in cui svela molti retroscena.
Schelotto: “In Italia accetterei sia la Serie A che la Serie B”
“Davvero non lo dico per dire, forse ancora di più di prima. Mi sento un giocatore maturo. Non mi importa che sia A o B, vorrei un progetto in cui sentirmi coinvolto e potermi mettere in gioco“. Esordisce così Ezequiel Schelotto, raccontando la sua voglia di tornare in Italia. Attualmente al Racing Club di Avellaneda, squadra che milita nella massima divisione argentina, il Galgo ripercorre le tappe della sua avventura italiana: “Cesena, Atalanta, Sassuolo, Parma, Inter e Chievo. Sono arrivato nel vostro Paese che ero un bambino, oggi sono un uomo e sono pronto a tornare. L’Italia è la mia seconda casa, non vedo l’ora di poterci giocare di nuovo. Mi sento bene, sono in grande forma e aspetto una chiamata“.
Tra tutte le esperienze avute, quella all’Inter è sicuramente quella più significativa: “In uno dei primi allenamenti per fare bella impressione scelgo di andare al campo con grande anticipo. Arrivo e c’erano già tutti. Da Zanetti a Milito, Stankovic, Samuel e Cambiasso. Tutta gente che due anni prima aveva vinto il triplete, eppure continuava ad avere la stessa fame di sempre“. Da quell’episodio Schelotto ha capito tante cose: “Avevano un’umiltà incredibile, ho imparato che fare il calciatore non vuol dire solo allenarsi ma arrivare prima, avere cura di sé e del proprio corpo“. Oltre ai senatori dell’anno del Triplete, c’era anche Cassano: “È il numero uno, sopra la media. Poi anche in spogliatoio, quante risate e quanti scherzi! Mi piaceva perché è diretto, sincero e ti dice sempre quello che pensa. Voleva sempre la palla e se non gliela davi si incazzava. Antonio è così, lo devi saper prendere”.
Indimenticabile per Schelotto il gol nel derby contro il Milan: “È una di quelle cose per cui la gente ti ferma per strada“. Fu il suo amico Ricky Alvarez – meteora dell’Inter – a profetizzare la rete: “Se segni contro il Milan domani te lo tatui”. Andò così ed il momento venne impresso sulla pelle di Schelotto.