Al Mapei è il Napoli ad avere la meglio sul Sassuolo, con uno 0-2 che spedisce le inseguitrici a ben diciotto punti, di seguito l’Editoriale per Calcio in Pillole.

L’Editoriale – Il Napoli vola anche al Mapei, 0-2 al Sassuolo con due perle

Il match si concede alle aspettative della vigilia sin dai primi minuti, con gli azzurri che costringono il Sassuolo alla complicata resistenza nella propria metà di campo. Il fraseggio dei partenopei denota un cambiamento evidente rispetto al primo tempo visto con la Cremonese. Se con i lombardi Spalletti aveva potuto (o dovuto?) lamentarsi di una gestione troppo lenta e di un atteggiamento per certi versi timido, il Napoli del Mapei è uno squalo che non attende l’odore del sangue per colpire la sua preda. D’altronde, i neroverdi danno consapevole dimostrazione di non essere la stessa arrembante squadra dei roboanti successi contro Atalanta e Milan. L’iniziale tentativo di pressione sui portatori palla avversari cede dinnanzi all’aggressività degli ospiti. Il piano diviene quello di contenere gli azzurri e tentare di ferire in contropiede.

La poesia pura del georgiano, però, è un romantico imprevisto a cui i padroni di casa non possono porre rimedio. Un tuffo in un calcio di un passato lontano, che torna ad illuminare i campi nostrani. Gli emiliani si concedono ad un moto d’orgoglio importante. Una ritrovata cattiveria agonistica che li conduce a centimetri dal pareggio. Per gli uomini di Dionisi, tuttavia, imporre tecnica ed efficacia alle proprie giocate è impresa ardua. Soprattutto se si tiene in considerazione il ventaglio di defezioni a cui la squadra è sottoposta. La condotta è una valida soluzione, che consente ai padroni di casa di alzare il baricentro ed arrembare in un pressing fruttuoso.

Il raddoppio di Osimhen è la manifestazione più lampante di tutto lo strapotere di cui il nigeriano gode. Il nove azzurro pesca un angolo che soltanto i più grandi vedono, e che solo i fenomeni colgono.

Il baricentro alto degli emiliani si rivela un’arma a doppio taglio per il Sassuolo. Se da un lato ciò consente di creare (non pochi) problemi alla retroguardia partenopea, dall’altro pare risentirne la vulnerabilità in profondità.

L’Editoriale – Il Napoli vola anche al Mapei, 0-2 al Sassuolo con due perle

Nella ripresa il Sassuolo non può replicare la stessa intensità dei primi quarantacinque. È un secondo tempo fatto di propositi e determinazione quello del Sassuolo, pur senza riuscire ad incidere quanto la prima metà. Il Napoli si abbandona alla propria maturità. I partenopei  gestiscono il risultato approfittando di una brillantezza che accompagna sempre meno i neroverdi. Un controllo del risultato, e delle energie, che si concretizza con e senza palla, tanto nella propria area quanto in quella avversaria. Il risultato si accompagna sino al triplice fischio, con i partenopei che continuano a macinare punti ed onori.

Dionisi aveva detto, in conferenza, che un pizzico di spregiudicatezza e coraggio sarebbero state necessarie. Dopo lo schiaffo di Kvaratskhelia il Sassuolo ha saputo dotarsi proprio di quella sfrontatezza che gli ha permesso di fronteggiare ottimamente la capolista, e di sfiorare più volte il gol. Un atteggiamento propositivo – quando possibile – che ha fatto dell’intensità il perno di una ottima prestazione. Il periodo di crescita (e ripresa) si interrompe nel risultato, ma per gioco e condizione i neroverdi continuano ad alimentare ottime sensazioni.

Il Napoli non era chiamato a dare conferme di nessun tipo, godeva di un vantaggio cospicuo ed aveva il ‘disturbo’ di una sfida di Champions alle porte. Gli uomini di Spalletti, però, hanno dato l’ennesima dimostrazione di quanto le vittorie si alimentino di esse stesse. L’intento di divorare la partita, e di compiere un ulteriore passo verso la storia è stato evidente sin dai primi minuti. Mentalità, compattezza ed intensità caratteri salienti di una stagione eccezionale. I gol di questa sera, però, dicono anche altro. Questa gara ha messo ancora più in evidenza quanto il Napoli sia una squadra tecnicamente superiore. Qualora albergassero ancora incertezze nelle menti degli scettici…