L’allenatore del Sassuolo, Alessio Dionisi è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match in programma domani alle 17:30 contro il Cagliari e valido per gli ottavi di finale di Coppa Italia. Parole riportate da TMW.
“Siamo ovviamente dispiaciuti di come è andata con l’Hellas Verona. Dobbiamo vedere le nostre colpe perché ci sono delle responsabilità nella sconfitta, ma dobbiamo guardare avanti. Ieri ci siamo allenati con chi non ha giocato domenica e i Primavera. Ora pensiamo solo al Cagliari e a riprenderci“.
“La classifica ancora non è perfettamente delineata, soprattutto a metà e credo sarà così fino alla fine. é un campionato equlibrato. Siamo un po’ inconstanti nei risultati e dobbiamo fare meglio, ma anche le altre noto che hanno difficoltà. La rosa non lunghissima in questo momento e le tante partite non ci stanno aiutando. Ma è un problema comuna a tante squadre“.
“Per prima cosa domani vogliamo passare il turno. Poi vogliamo rispondere alla sconfitta in campionato e in ultimo vogliamo fare la storia del club. Il Sassuolo non ha mai raggiunto i quarti di Coppa Italia“.
“Domani pensiamo al Cagliari, poi penseremo al Torino in campionato. Concentriamoci sulla Coppa Italia ora e sul passare il turno. Dovremmo gestire le forze e pensare che potremmo giocare anche 120 minuti“.
“La classifica non conta. La Coppa Italia è un’altra competizione. Si gioca per passare e c’è molto più equlibrio. Per me il Cagliari ha una rosa migliore rispetto alla sua classifica, ma evidentemente ha avuto delle difficoltà. Ma con i loro valori possono uscirne“.
“Mazzarri è sicuramente un valore aggiunto del Cagliari. Domani chi mostrerà più carattere e voglia, passerà il turno. Il mister è così e sa tirare fuori questo nelle sue squadre, come dice la sua carriera“.
“Noi stiamo abbastanza bene. Dobbiamo salire di condizione e questo lo fai solo giocando, ma spesso devo schierare sempre gli stessi, anche se poi chi gioca meno è scontento. Abbiamo diversi giovani da lanciare, domani potrebbe essere un’occasione“.
“Il mercato è sempre un fattore ma non noto che i giocatori al centro di trattative siano distratti. Ovviamente mi interessa il mercato, ma ne parlo coi dirigenti e non qui pubblicamente“.