Serie A

Sassuolo, Berardi: “Rifiutati top club per maturare sempre di più”

Sta vivendo una stagione unica e forse la migliore della sua carriera. Domenico Berardi a Sassuolo è finalmente e definitivamente esploso e questo lo ha portato a conquistarti, oltre alla fiducia di De Zerbi, anche la fiducia di Roberto Mancini, ct della Nazionale italiana. Di questo e altri temi ha parlato proprio lo stesso Berardi in un’intervista fatta dal Sassuolo sui propri canali social e raccolti da SassuoloNews.

Nazionale, De Zerbi e il no a un top club

“Non pensavo di avere un rendimento così proficuo in questa stagione e soprattutto in Nazionale. Mi hanno aiutato i più grandi, c’è un bel gruppo. Le ultime volte che sono andato ho fatto bene e spero di continuare a far così. Mister De Zerbi è malato di calcio. Vive solo per il calcio e si vede. Ha portato grossissimi risultati, anche negli allenamenti è sempre un martello, ma anche lui è una grandissima persona, cerca sempre di insegnarti la sua idea di gioco. La proposta di gioco che facciamo qui a Sassuolo è devastante. Giochiamo sempre palla a terra, ci prendiamo la responsabilità di fare una giocata in più, non ci nascondiamo mai, il mister vuole questo. Siamo stati premiati anche con 4 convocazioni in Nazionale e faccio i complimenti a Ferrari e a Caputo perché se lo meritano e sono grandissime persone”.

“La prospettiva di andare in una grande squadra c’è sempre stata. Ho rifiutato – continua Berardi – delle squadre importanti perché in quel momento non mi sentivo maturo e volevo ancora cercare di maturare in questa società e ho rifiutato proprio per quello, non perché non avessi la voglia di non andare in un grande club. Poi con gli anni sono maturato, sto crescendo, e se un domani arrivasse la chiamata di un grande club ovvio che la valuterò. Se il progetto mi piacerà, se avrà le caratteristiche del divertimento e di essere protagonista, ovvio che la valuterò. Essere considerato una bandiera del Sassuolo mi rende orgoglioso. Magnanelli è da più anni qui, io ho preso spunto di lui, ho preso tante cose positive da lui, tanti insegnamenti. Mi sento anch’io una bandiera, sono qui da tanti anni. Abbiamo fatto un magnifico cammino insieme e spero di aver dato qualcosa di bello a questo ambiente”.

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Published by
Roberto Balestracci