Sarrismo KO, derby a Mou. Spalletti chiama, Inzaghi occupato, Pioli risponde

Sarrismo KO, derby a Mou. Spalletti chiama, Inzaghi occupato, Pioli risponde

(Photo by TIZIANA FABI/AFP via Getty Images)

Sarrismo? No, grazie. Il derby di Roma è di Mou. Pioli e Spalletti allungano su Inzaghi che si conferma sempre più in crisi. Nella trentesima di Serie A, inoltre, la Juventus passeggia sulla Salernitana sempre più fanalino di coda, anche in virtù della prima vittoria del Genoa targato Blessin.

Sarrismo KO, derby a Mou. Spalletti chiama, Inzaghi occupato, Pioli risponde

La partita che a Roma vale una stagione intera, ovverosia il derby, è stato vinto dai giallorossi guidati da Josè Mourinho. Non è bastata ai biancocelesti una settimana di riposo in cui l’unico impegno è stato fumare le sigarette sul divano con Sarri. Né, tantomeno, il Sarrismo stesso. Il netto 3-0 spegne le idee del tecnico di Figline Valdarno ed i sogni di gloria dei supporters biancocelesti come un mozzicone arrivato al filtro. Il presidente Lotito, in questa stagione, dovrà accontentarsi di “zeru tituli”. E grazie al portoghese per averci fatto scrivere un paragrafo intero con le sue citazioni.

Sarrismo KO nel derby, ma all’ex Inzaghi non va meglio. Spalletti chiama, Pioli risponde

La trentesima di Serie A si è aperta venerdì con Sassuolo-Spezia (4-1) e Genoa-Torino (1-0). Il sabato, invece, è stato completamente occupato dalle tre di testa. In ordine cronologico, il Napoli di Spalletti ha battuto l’Udinese, in rimonta, per 2-1, grazie alla doppietta del solito Osimhen. Nigeriano che, sul finale, ha preso un inesistente cartellino giallo e, da diffidato, salterà la trasferta di Bergamo. Giornata quasi perfetta, dunque, al Maradona, dove il tecnico toscano non ha avuto remore nel tirare fuori dal rettangolo verde uno spento Fabian Ruiz durante l’intervallo. Complice anche l’innesto del sempreverde Dries Mertens, i padroni di casa hanno segnato due reti in meno di venti minuti. Per la prima volta dalla celeberrima stagione dei novantuno punti, il Sarrismo sembra essere stato dimenticato. Non ci era riuscito Ancelotti prima, né Gattuso poi. Lucianone il concreto, sì. Tutto bello per i tifosi partenopei, tranne un piccolo mal di pancia dovuto all’infortunio di Giovanni Di Lorenzo. Terzino che, purtroppo, ha lasciato già domenica il ritiro della Nazionale e non farà parte dei playoff per l’accesso al mondiale.

E quando all’ex le cose vanno male…

È il caso della gara successiva a quella dei campani, Inter-Fiorentina. Vincenzo Italiano è riuscito ad insegnare calcio anche a la Scala del calcio. Con buona pace di Simone Inzaghi, al quale non è rimasto altro da fare che constatare il pessimo periodo dei suoi. Nelle ultime sette gare il ruolino di marcia dei nerazzurri è impietoso: quattro pareggi, due sconfitte ed una sola vittoria contro la Salernitana fanalino di coda. Tutto sommato, però, per quanto si è visto in campo, alla Viola il pareggio per 1-1 è andato anche stretto. Un punto d’oro per il biscione, con tante riflessioni da fare in vista della volata finale: nello stesso periodo, ovvero nelle ultime di campionato, alla guida della Lazio, Simone ha raccolto quattro sconfitte, tre vittorie ed un pareggio sia nel campionato 2019/20 che nel 2020/21. Insomma: il peggio potrebbe ancora venire.

Il sabato di Serie A si è concluso con la vittoria di misura del Milan in trasferta a Cagliari. 0-1 per effetto della rete – fantastica – di Bennacer. Stefano Pioli, dunque, con tre vittorie di fila per 1-0 si auto proclama nuovo re del ‘orto muso, per citare Max Allegri. Tante polemiche nel post gara, con un Mazzarri inferocito per un presunto calcio di rigore non assegnato ai suoi: episodio incriminato un contrasto aereo tra Lovato e Maignan.

Pioli, dunque, ha risposto alla chiamata di Spalletti. Telefono occupato, invece, quello di Simone Inzaghi.

Sarrismo KO, derby non di ‘orto muso come la nuova Juve

Vittorie di misura per Napoli e Milan. Allegri, invece, con la sua Juventus sembra aver abbandonato la via del ‘orto muso, anche se il bel gioco del Sarrismo è lontano anni luce. Banco di prova troppo semplice, però, quello offerto dalla Salernitana all’Allianz Stadium. 2-0 nella prima mezz’ora grazie alle reti di Dybala e Vlahovic. Gara ideale per scacciare via i fantasmi dell’ennesima eliminazione in Champions League agli ottavi di finale. Ottima chance anche per la Joya di rilanciarsi in ottica rinnovo. Il numero 10, inoltre, ha colto l’occasione del gol per festeggiarlo e dedicarlo al suo allenatore, certamente per voler spegnere le voci di un litigio durante la scorsa settimana. Operazione “fiato sul collo dell’Inter” riuscita: nerazzurri ad un solo punto di distanza – ma con una gara in meno -.

Salernitana sempre più fanalino di coda, con le speranze che, giornata dopo giornata, si riducono al lumicino. Nella trentesima di Serie A è arrivato anche il primo colpo da tre punti per Blessin alla guida del Genoa. I granata, però, restano ancora in corsa grazie alle due gare da recuperare ed alle sconfitte, in contemporanea, di Cagliari e Venezia.