Niente dibattito pubblico per il nuovo San Siro, come riportato dal “Corriere della Sera” riguardo alla proposta dei Verdi.
La motivazione di tale scelta è che non ci sarebbe parere di legittimità. Le legge sugli stadi, con la procedura portata avanti da Milan e Inter, non permetterebbe infatti il dibattito pubblico.
I Verdi però non vogliono mollare e il capogruppo, Carlo Monguzzi, si esprime così.
“Rispettiamo il parere tecnico, ma la decisione è politica e il Consiglio vada avanti nel coinvolgere i cittadini”.
C’è una divergenza tra il il regolamento comunale e il DPCM sulle opere sottoposte a dibattito pubblico.
Il regolamento comunale, infatti, permette di applicare il dibattito pubblico su opere che superano i 5 milioni ma entro i 300, dove poi interviene il DPCM che in tal caso non permetterebbe al Consiglio di poter dar via libera al dibattito.
Monguzzi, quindi, prosegui così il suo discorso.
“In ogni caso noi Verdi andremo avanti comunque e il Consiglio può andare avanti in deroga ai regolamenti o ai pareri tecnici. Noi presenteremo delle soluzioni alternative ai tecnicismi, ma la sostanza è che in gioco c’è il diritto democratico di fare un dibattito pubblico. Noi siamo eletti dai cittadini per fare gli interessi dei cittadini. La tecnica viene dopo. Stiamo parlando del sacrosanto diritto dei cittadini di esser ascoltati. Non arretreremo di un millimetro”.
Oltre a Monguzzi però, ha preso parole anche Enrico Fedrighini, ambientalista in lista Sala.
“La conoscenza delle norme e del territorio è più importante dei like sui social. La legge-Stadi esclude la partecipazione e il dibattito pubblico. Proprio per questo, la scorsa consigliatura, avevo proposto e ottenuto l’inserimento di un nuovo strumento: l’istruttoria pubblica, per questi casi specifici. Ma non si discute e istruisce niente sul nulla: occorre che Consiglio e giunta lavorino rapidamente per un preventivo strumento di inquadramento urbanistico sull’area San Siro, per evitare di dibattere quando i buoi sono ormai scappati”.