Il Corriere della Sera riporta alla luce una situazione nota da mesi riguardante il progetto del nuovo San Siro. Comitati e addetti ai lavori sono in forte pressing per avviare il dibattito pubblico, ma la procedura per il via definitivo sembra piuttosto impantanata. A riguardo cominciano a fioccare le polemiche. Le dichiarazioni dell’assessore all’urbanistica del comune di Milano, Giancarlo Tancredi spiegano bene i motivi della falsa partenza del dibattito pubblico sul nuovo San Siro.
“Senza un progetto chiaro e definitivo delle squadre, inerente a tutta l’area che circonda lo stadio il dibattito pubblico non si farà. Mancherebbero le basi per discutere di qualcosa”.
A queste parole si aggiungono quelle, abbastanza eloquenti, del consigliere verde, Carlo Monguzzi.
“Le squadre hanno dichiarato di volersi concentrare solo sul nuovo impianto e non su tutto il resto. Vorrà dire che saranno i loro nipoti, o nipoti dei nipoti a fare il dibattito pubblico“.
Chiara la posizione dell’amministrazione nei confronti del nuovo progetto dello stadio San Siro. A testimonianza arrivano ulteriori commenti da, Filippo Barberis, capogruppo del Partito Democratico.
“La posizione amministrativa è chiara: stiamo aspettando uno studio preliminare di fattibilità del progetto, conforme alle disposizioni poste dalla giunta, soprattutto in merito alle volumetrie“.
Di contro, in primis Italia Nostra con il suo Presidente, Edoardo Croci, chiede maggiori garanzie e trasparenza a nome dell’associazione ambientalista.
“Dibattito pubblico è essenziale, c’è scarsa trasparenza sul futuro dello stadio San Siro. Noi non abbiamo preclusioni, non vogliamo non fare nulla ma urge un intervento a livello complessivo dell’area“.
Nel frattempo, a giorni verrà ufficializzata la convocazione di una seduta della Commissione consiliare, in presenza del sindaco di Milano, Giuseppe Sala e soprattutto dei rappresentanti di Inter e Milan. Presente anche il comitato contrario alla costruzione del nuovo impianto.